Scanno piange la morte dello sciatore

Il ricordo del sindaco Spacone e il dolore della figlia: «Sei andato tra le nuvole». Oggi pomeriggio i funerali

SCANNO. Lo hanno trovato nel buio, accasciato sulla neve, e con le mani sul petto a poche centinaia di metri dallo stazzo dove aveva appuntamento con i suoi amici. Segno inequivocabile che domenica scorsa a stroncare la vita di Cesidio Caranfa, sulle montagne che tanto amava, è stato un infarto. La conferma è arrivata ieri mattina anche dai risultati degli esami eseguiti dai medici dell’ospedale di Sulmona dove è stata trasportata la salma nella notte tra domenica e lunedì su ordine della Procura, che non ha disposto l’autopsia ma una semplice ricognizione volta a confermare le cause naturali della morte del dipendente del Comune di Scanno. A ritrovare poco prima della mezzanotte, a 1.700 metri di altitudine, il corpo di Caranfa, impiegato all’anagrafe, sono stati proprio alcuni suoi compagni assieme agli operatori del Soccorso alpino del Cai e della Finanza. Giunti sul posto, però, per lo sfortunato escursionista, che aveva 52 anni, non c’era più niente da fare. Con le lacrime agli occhi, e dopo grandi difficoltà dovute al freddo, al vento e alla neve, gli amici hanno riportato la salma a valle verso le 4. Ad attendere i soccorritori il sindaco di Scanno Pietro Spacone.

«Sono profondamente addolorato», ha detto Spacone, «perché, oltre a perdere personalmente un valido collaboratore, è l’intera comunità che perde un ragazzo d’oro, altruista e amico di tutta la popolazione».

Solo alcune settimane fa, all’età di 47 anni, era venuto a mancare il cognato. Caranfa lascia la figlia Federica di 23 anni. «Mi piace pensare che anche se non ci sei più», ha scritto ieri Federica su Facebook, «sei andato a sciare tra le nuvole, con la stessa tenacia, forza e testardaggine che ti ha sempre contraddistinto, la stessa che ieri mattina ti ha fatto svegliare, inforcare i tuoi sci e salire per l’ultima volta tra le tue amate montagne, che ti hanno avvolto in un freddo e silenzioso abbraccio. Buon viaggio papà, ovunque tu stia andando».

Dopo il nulla osta del magistrato, ieri pomeriggio la salma è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale di Sulmona, dove c’è stato un ininterrotto viavai di gente. Tra questi il presidente dell’Mtb Scanno, grande amico di Caranfa: «Abbiamo sperato fino all’ultimo che non gli fosse accaduto nulla di grave», ha detto sconsolato Mario De Vincentis, «ma siamo costretti a piangere l’infaticabile segretario della società sportiva, ma soprattutto una persona straordinaria di cui sentiremo per sempre la mancanza». I funerali saranno celebrati oggi pomeriggio alle 14,30 nella chiesa parrocchiale Santa Maria della Valle.

Massimiliano Lavillotti

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