Sciare a Scanno, traguardo vicino

Società romana pronta a gestire gli impianti, ma chiede 30mila euro alla Cooperativa del turismo

SCANNO. La società “Vet srl” con sede legale a Roma è pronta a gestire la stazione sciistica di Monte Rotondo, a Scanno, durante la stagione invernale.

L’accordo con il Comune è stato raggiunto, ma gli imprenditori romani chiedono la collaborazione dei soci della Cooperativa operatori turistici Alto Sagittario prima di dare l’ok definitivo.

I nuovi gestori hanno chiesto un contributo economico di 30mila euro alla Cotas per affrontare da subito le spese di riapertura della stazione. Tra queste l’inevitabile e urgente fornitura dell’energia elettrica, il cui costo di riallaccio supera i 20mila euro.

«Abbiamo dato la nostra disponibilità presentando un’offerta concreta all’amministrazione comunale», spiega Francesco Pinti, rappresentante della “Vet srl”, «e siamo pronti all’assunzione di tutto il personale necessario per la riapertura della stazione scannese. Ma ci auguriamo che a questa avventura collaborino anche gli operatori economici locali della Cotas, su cui facciamo affidamento non solo sotto l’aspetto economico. Siamo pronti a fare la nostra parte, ma è necessario che anche gli albergatori e commercianti locali collaborino per evitare il fermo degli impianti a danno di tutte le categorie del paese».

L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Pietro Spacone, pur avendo approvato il progetto di “stabilizzazione” che prevede una concessione ventennale degli impianti sciistici scannesi, era alla disperata ricerca di un gestore che garantisse l’apertura della stazione durante la stagione invernale. Il Comune era in cerca di un concessionario per l’esercizio delle seggiovie e delle strutture comunali fino a settembre del 2016. L’accordo raggiunto ieri prevede un affitto a carico degli imprenditori romani di 10mila euro, che comprende anche la stagione estiva. Il comprensorio sciistico di Colle Rotondo presenterà piste dotate di innevamento programmato ed offrirà lavoro ad oltre venti giovani del posto. Il rischio che gli amministratori del centro montano vogliono scongiurare è proprio quello di non poter contare su un gestore per la direzione del bacino sciistico, nonostante la stazione sciistica di Scanno sia tornata a essere tra le più grandi d’Abruzzo. «Avere alcune persone che si mettono a disposizione per raggiungere un obiettivo così importante», commenta il sindaco Spacone, «è positivo perché vuol dire che qualcuno crede nel futuro del bacino sciistico. Ma tutto ciò non basta e non basta il sostegno della Cotas. Se si vuole rilanciare la stagione invernale a Scanno è opportuno che tutti si sentano coinvolti in questa iniziativa».

Massimiliano Lavillotti

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