Scontro in consiglio sull’aliquota Imu

Il Comune l’aumenta sulle seconde case ed è bagarre. Santomaggio: «Un bagno di sangue». Boccia: «Misura inevitabile»

AVEZZANO. Il consiglio comunale abbassa l'Imu di mezzo punto (da 4 a 3,5) sulla prima casa e l'aumenta di due punti (da 7,6 a 9,6) sulla seconda. Il valore delle aree fabbricabili è stato raddoppiato. Un'operazione che fa affluire nelle casse del Comune altri due milioni e mezzo. Sommati ai 7 milioni e 200mila euro già previsti, il gettito garantito al Comune dall'imposta sugli immobili è di 9 milioni e 700mila euro.

Dure le critiche mosse dall'opposizione. «Per Avezzano», ha detto Mariano Santomaggio, «sarà un bagno di sangue. L'Imu colpirà la città come uno tsunami. Non si riusciva a far quadrare il bilancio?», si è chiesto l'esponente della minoranza, «si potevano trovare altre soluzioni, utilizzando, ad esempio, l'avanzo di amministrazione».

«Ci si vuole dipingere come dei sadici che si divertono a fare soffrire i cittadini», è stata la replica stizzita del vicesindaco Ferdinando Boccia, «a chi non sarebbe piaciuto abbassare tutte le tasse o ancora meglio non farle pagare per niente? Ma non siamo né dei re Mida, che trasformano in oro tutto ciò che toccano, né dei prestigiatori. Dobbiamo fare i conti con la realtà. E la realtà è che il Comune, in parte per colpa della gestione passata, in parte per colpa dei tagli del Governo, si trova in una situazione finanziaria disastrosa. Il ritocco delle aliquote dell'Imu risponde a due esigenze: far quadrare i conti e tutelare le fasce più deboli».

«Il disavanzo di cui parla Santomaggio», ha concluso Boccia, «è stato usato dalla passata giunta per lo sgombero della neve».

«Il taglio delI'Imu sulla prima casa», ha precisato il sindaco Gianni Di Pangrazio, «pone Avezzano tra le città d'Italia con l'indice più basso. L'aumento è stato contenuto. Pescara, L'Aquila e Chieti, ad esempio, hanno applicato l'aliquota del 10,6». Il sindaco ha preannuciato anche una serie di sgavi fiscali per gli esercizi commerciali e artigianali e una lotta spietata contro gli evasori. «Li scoveremo», ha promesso, «costringendoli a rispettare le regole. Il tempo delle vacche grasse è finito». Maggioranza e opposizione, al di là delle polemiche, si sono trovate d'accordo nel costituire un gruppo di lavoro per vedere se sarà possibile ritoccare l'Imu. All'unanimità è stata approvata anche la proposta del consigliere Lorenzo De Cesare di esentare dal pagamento dell'Imu i cittadini che danno in comodato d'uso l'immobile ad associazioni di volontariato. Prima dell'inizio della seduta, il consigliere Nicola Pisegna Orlando si è dimesso da componente del consiglio di amministrazione dell'Aciam. Anche il consiglio comunale di Scurcola Marsicana ha ritoccato l'Imu. Per la prima casa, l'aliquota è stata abbassata di un punto (da 4 a 3). Per la seconda e le aree fabbricabili, invece, è stata aumentata di un punto (da 7,6 a 8,6). Per gli insediamenti produttivi, si è passati da 7,6 a 8. Invariata (7,6) è rimasta per i fabbricati adibiti a negozi. «Un provvedimento equilibrato», ha commentato il sindaco Vincenzo Nuccetelli, «che favorisce le fasce più deboli e non penalizza le attività produttive. La crisi non è ancora finita, ma noi abbiamo voluto dare un segnale di speranza ai nostri cittadini, con la diminuzione dell'aliquota sulla prima casa».

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