segnalazioni e interventi

10 Maggio 2014

imprese Interviene la Cna Cinque anni dal terremoto, un periodo di tempo ancora troppo breve, ma nello stesso tempo troppo lungo per poter tracciare un bilancio reale. I tempi dell'emergenza sembrano...

imprese

Interviene

la Cna

Cinque anni dal terremoto, un periodo di tempo ancora troppo breve, ma nello stesso tempo troppo lungo per poter tracciare un bilancio reale. I tempi dell'emergenza sembrano ormai lontani, e un'analisi sulla ricostruzione post-terremoto non può non imporre una riflessione sull'aspetto socio - economico del territorio aquilano e in particolare sui risvolti negativi che potrebbero determinarsi dalla cattiva gestione delle risorse economiche impegnate. E' bene riflettere, come l'iter di ricostruzione sia a conti fatti, ad appannaggio solo di determinate categorie professionali, e nella fattispecie, ingegneri, architetti e costruttori, con l'esclusione di tante professionalità e artigiani locali soprattutto " aquilani", che potrebbero e avrebbero potuto benissimo trovare nella ricostruzione un'opportunità, contribuendo attivamente alla tanto agognata crescita socio-economica di cui questa città oggi più che mai ha estremamente bisogno. L'Aquilanità non è stato un criterio di preferenza nella scelta delle ditte per la ricostruzione dei condomini del capoluogo, bensì, sono stati fondamentali altri aspetti, basati soprattutto su garanzie. Non si è badato alla provenienza geografica dell'impresa, ma si è prestata invece attenzione soprattutto alla impresa grande, all'offerta, alla rassicurazione che i lavori potessero proseguire senza sosta, senza intralcio, ma, senza tener conto che questa solida garanzia ripartita agli innumerevoli lavori presi non può essere considerata nella sua globalità, bensì frazionata nei diversi incarichi. La ricostruzione della città sarebbe potuta essere un'occasione per risanare il settore, con un lavoro di squadra, non solo tra le imprese della Provincia, ma anche della Regione, invece così non è stato, poiché in Abruzzo non è stata fatta una legge Regionale sulla Ricostruzione, e se da una tragedia di tale portata, si poteva far ripartire l'economia, era necessario dare la possibilità di individuare gli strumenti più adeguati per riattivare il sistema produttivo locale e favorire così la rinascita, la riconversione e lo sviluppo del tessuto imprenditoriale aquilano ed abruzzese. I soldi della ricostruzione escono così dalla Regione, lasciando le briciole al territorio e agli imprenditori locali, che fanno sempre più fatica ad accedere al mercato della ricostruzione post sismica, e assistere alla fuga di chi fatto incetta di incarichi fugge lasciando dietro di sé pesanti insoluti. Non è difficile infatti immaginare quanto questi soldi potrebbero aiutare, considerando anche l'indotto, a ridare fiato all'economia del territorio.

Diego Alessandri

Presidente provinciale

Cna costruzioni

Paganica

Daniele Ferella

sulle opere pubbliche

Nel fantastico Comune dell’Aquila dove le opere pubbliche necessarie sono solo quelle a sei zeri, accade anche che non si abbia neanche il tempo di dare seguito o almeno una risposta a una richiesta specifica fatta e protocollata il 6 giugno 2013 e indirizzata al settore Opere Pubbliche.

Una richiesta di perizia geologica lungo via Tobagi, nel complesso Case Paganica 2 in cui, già dal 2010, sono stati fatti interventi di riempimento sulla strada che tende continuamente a sprofondare, creando non pochi problemi a chi abita o chi va in visita alle due piastre prospicienti la voragine. Interventi momentanei che sicuramente hanno avuto un costo per la collettività!

Con una certa leggerezza - dal mio punto di vista - qualche mese fa si è pensato di risolvere il problema perimetrando e chiudendo il tratto stradale. Si immaginava fosse un intervento momentaneo in attesa della soluzione provvisoria che però oramai è in essere da oltre sette mesi. Intanto, in questo tempo, alcune vetture hanno subito anche dei danni urtando le transenne e chi sa che non ci sia stata anche qualche denuncia.

Adesso però è passato fin troppo tempo! Bisogna dare una risposta alle richieste di sicurezza di coloro che si trovano, non per scelta visto che sono persone costrette li a causa del sisma, a vivere quotidianamente gravi disagi e rischi. Inoltre faccio presente che è doveroso per un'amministrazione rispondere a richieste fatte ufficialmente e protocollate, cosa questa che troppo spesso non accade.

Daniele Ferella

Consigliere comunale