Sfollati via dalla caserma, si tratta

L’assessore Masciocco: nessuna deportazione, i cittadini devono restare. La Finanza sfratta uffici e ospiti Tutti fuori entro giugno in vista della ripresa dei corsi per gli allievi

L’AQUILA. «Mi batterò perché gli sfollati non vengano costretti ad abbandonare la caserma della Finanza senza avere un’alternativa in città». Lo assicura l’assessore comunale all’assistenza della popolazione e alle politiche abitative Giustino Masciocco. «Non possiamo traumatizzare nuovamente gli ospiti della caserma che hanno già subìto la perdita della propria abitazione».

La risposta dell’assessore arriva all’indomani della decisione della Guardia di Finanza di riprendersi gran parte degli spazi finora concessi all’interno della scuola di Coppito, dove sono ospitati ancora molti uffici pubblici oltre agli sfollati. Con una lettera, infatti, sono stati invitati in forma ufficiale gli enti locali e gli altri uffici pubblici a lasciare, entro il 30 giugno, le aree occupate. Una decisione legata soprattutto alla riapertura, fin dal prossimo autunno, dei corsi per gli allievi marescialli e alla ripresa dell’attività istituzionale di quella che è pur sempre una caserma. Il provvedimento, tuttavia, non è piaciuto agli oltre 600 senza casa ospitati nella struttura, che potrebbero rimanere ancora una volta senza un tetto nel capoluogo.

«Quest’ipotesi non è neanche da prendere in considerazione», afferma con decisione l’assessore Masciocco. «Non possiamo deportare un’altra volta questa gente sulla costa. Al momento, infatti, non ci sono posti sufficienti a risolvere la situazione negli hotel dell’Aquila e del suo circondario. Una decisione del genere andrebbe contro la politica intrapresa per evitare l’esodo dalla città. Non vogliamo perdere altri concittadini». Per risolvere il problema, il commissario alla ricostruzione Gianni Chiodi e il vice Massimo Cialente sono già in contatto con i vertici della Guardia di Finanza. «Possiamo ipotizzare un’uscita morbida e graduale dalla struttura, non una deportazione», continua Masciocco. «D’altra parte, nei prossimi mesi, dovranno terminare i lavori delle case classificate B e C, la cosiddetta ricostruzione leggera, e molti, anche tra gli ospiti della caserma, potranno rientrare nelle proprie abitazioni.

L’amministrazione comunale ha già liberato diversi spazi all’interno della struttura di Coppito e presto ne libererà altri. Spero, perciò, che sarà possibile rendere compatibili le attività della scuola con le esigenze degli sfollati, adoperando le aree disponibili». Nei periodi di maggiore difficoltà, infatti, la scuola di Coppito è arrivata a ospitare anche 1350 terremotati. «Adesso sono meno della metà e non possiamo dire che l’emergenza sia finita», continua Masciocco. «Per questo, mi appello alla sensibilità di chi deve prendere queste decisioni e, in particolare, ai vertici della Guardia di Finanza che hanno sempre collaborato con noi».


Insomma, l’assessore promette il massimo impegno sul fronte del pressing istituzionale, «anche se», aggiunge, «non posso ancora dare certezze. Penso, tuttavia, che il buonsenso prevarrà sul resto e, personalmente, farò tutto il possibile per scongiurare l’ipotesi di un trasferimento degli ospiti di Coppito in strutture che non siano all’interno della città».

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