Sgomberato l’hotel dei migranti: minori trasferiti dopo le violenze
Circa 40 stranieri hanno lasciato l’ex Salviano. Alcuni di loro protagonisti di risse, furti e atti vandalici L’ordine di allontanamento è arrivato nella notte. Il Comune: «Bene l’accoglienza, ma sia legale»
AVEZZANO. Non c’è stato neppure bisogno dell’ordinanza comunale per allontanare i circa 40 migranti che da alcune settimane occupavano l’ex hotel Salviano. I giovani, tutti minorenni, hanno lasciato Avezzano nella notte tra venerdì e sabato. Ancor prima che il sindaco Gianni Di Pangrazio potesse emanare l’ordinanza di sgombero dell’immobile dopo le irregolarità rilevate nei sopralluoghi della polizia locale, agli ordini del comandante Luca Montanari. Il provvedimento di sgombero era atteso per domani, dopo che il primo cittadino aveva ottenuto il via libera dal prefetto dell’Aquila, Cinzia Torraco. Nella mattinata di ieri però la sorpresa: i migranti se ne erano andati alcune ore prima, diretti in una destinazione ancora top secret. La struttura è gestita da una fondazione che si occupa di accoglienza. Il caso era esploso alla luce di diversi episodi di criminalità in cui i giovani, molti dei quali con precedenti penali, si erano resi protagonisti. Tra questi la maxi rissa all’interno del supermercato Eurospin di via Roma.
«l’accoglienza sia legale»
«L’accoglienza va fatta nella legalità e nel rispetto della tranquillità dei cittadini», commenta il sindaco Di Pangrazio, «questi ragazzi hanno bisogno di chi si prenda cura di loro in luoghi autorizzati ed entro i confini delle regole. La tutela di giovanissimi stranieri, che spesso hanno alle spalle situazioni drammatiche, è doverosa ma può avvenire sono dentro una cornice di rispetto per chi li ospita e di tranquillità, evitando episodi che rischiano di creare preoccupazione nella popolazione». Nel corso delle verifiche degli uffici municipali erano emerse diverse irregolarità della struttura, gestita da una fondazione con sede ad Avezzano. In primis il rispetto delle normative sanitarie, ma anche carenze relative alla sicurezza dell’immobile. Oltre all’aspetto legato all’urbanistica: secondo Palazzo di città, un centro di accoglienza in quell’area - a ridosso dell’ingresso dell’autostrada e del polo commerciale di Cappelle dei Marsi - non era tra le soluzioni più indicate. Non solo: Comune e prefettura non avevano mai concesso un’autorizzazione per l’accoglienza degli extracomunitari nella struttura.
«niente controlli»
Sulla vicenda, ma anche sulla sparatoria fuori dalla discoteca “The Ship” e sul giallo dei permessi, è intervenuto anche il consigliere regionale Massimo Verrecchia, che pone l’accento sui mancati controlli alla struttura prima della maxi rissa al supermercato: «È più di una settimana che tengono banco fatti di cronaca nera che turbano la regolare convivenza civile. La cosa che mi stupisce sono le dichiarazioni del sindaco Di Pangrazio che in riferimento a una struttura si limita a dichiarare di come sia pronta a chiuderla mentre per un altro locale, altri enti chiariscono che i controlli sarebbero a carico del Comune. Ma l’amministrazione ha provveduto o no ad effettuare controlli preventivi? Ci sono verbali su questi controlli o ad Avezzano chiunque può venire e fare come gli pare?».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
«l’accoglienza sia legale»
«L’accoglienza va fatta nella legalità e nel rispetto della tranquillità dei cittadini», commenta il sindaco Di Pangrazio, «questi ragazzi hanno bisogno di chi si prenda cura di loro in luoghi autorizzati ed entro i confini delle regole. La tutela di giovanissimi stranieri, che spesso hanno alle spalle situazioni drammatiche, è doverosa ma può avvenire sono dentro una cornice di rispetto per chi li ospita e di tranquillità, evitando episodi che rischiano di creare preoccupazione nella popolazione». Nel corso delle verifiche degli uffici municipali erano emerse diverse irregolarità della struttura, gestita da una fondazione con sede ad Avezzano. In primis il rispetto delle normative sanitarie, ma anche carenze relative alla sicurezza dell’immobile. Oltre all’aspetto legato all’urbanistica: secondo Palazzo di città, un centro di accoglienza in quell’area - a ridosso dell’ingresso dell’autostrada e del polo commerciale di Cappelle dei Marsi - non era tra le soluzioni più indicate. Non solo: Comune e prefettura non avevano mai concesso un’autorizzazione per l’accoglienza degli extracomunitari nella struttura.
«niente controlli»
Sulla vicenda, ma anche sulla sparatoria fuori dalla discoteca “The Ship” e sul giallo dei permessi, è intervenuto anche il consigliere regionale Massimo Verrecchia, che pone l’accento sui mancati controlli alla struttura prima della maxi rissa al supermercato: «È più di una settimana che tengono banco fatti di cronaca nera che turbano la regolare convivenza civile. La cosa che mi stupisce sono le dichiarazioni del sindaco Di Pangrazio che in riferimento a una struttura si limita a dichiarare di come sia pronta a chiuderla mentre per un altro locale, altri enti chiariscono che i controlli sarebbero a carico del Comune. Ma l’amministrazione ha provveduto o no ad effettuare controlli preventivi? Ci sono verbali su questi controlli o ad Avezzano chiunque può venire e fare come gli pare?».
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