Sigilli ai container di salute mentale

Collemaggio, provvedimento di chiusura della commissione parlamentare dopo il blitz dei carabinieri del Nas

L'AQUILA. «Diritto alla salute non garantito». Con questa motivazione il senatore del Pd Ignazio Marino, presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sul Servizio sanitario nazionale, ha giustificato il sequestro dei container del Centro diurno psichiatrico e del Centro di Salute mentale a Collemaggio, eseguito ieri con l’ausilio dei carabinieri. Un sequestro annunciato, visti i presupposti con cui si era svolto il sopralluogo della Commissione, affidato al senatore Alfonso Mascitelli (Idv) il 10 dicembre scorso. Mascitelli, accompagnato dai carabinieri del Nas, aveva trovato bagni congelati, acqua che scendeva dai tetti in lamiera, stufette elettriche per riscaldarsi.

«Non esiste altra struttura sanitaria in Italia che faccia curare i propri pazienti dentro i container», aveva detto, mettendo alle strette il manager dell’Asl Giancarlo Silveri: «Portate subito i pazienti fuori dai container». A 10 giorni da quella visita le cose non sono cambiate e ieri Marino ha disposto il sequestro, insieme ad altre strutture sanitarie nel resto del Paese. «Si tratta di provvedimenti gravosi di cui la Commissione si assume la responsabilità», ha spiegato Marino. «Il diritto alla salute non è assolutamente garantito». Un atto che il direttore generale si aspettava. «Avevamo promesso che avremmo spostato i pazienti dai container di Collemaggio a dicembre», ha ricordato. «Non ci siamo riusciti, ma tutto slitterà alla prima metà di gennaio». Domani mattina, intanto, il manager incontrerà i genitori dei giovani pazienti del Centro diurno psichiatrico, giustamente preoccupati della possibile interruzione delle terapie dei loro figli. «L’Asl ha messo a punto un progetto di finanziamento per realizzare la struttura definitiva destinata al Centro diurno e al Centro di salute mentale a Collemaggio», ha ricostruito Silveri, «ma stiamo seguendo la procedura e i tempi sono lunghi. Ci vogliono almeno 8-9 mesi». Silveri aveva previsto che il Delta chirurgico dell’ospedale San Salvatore fosse pronto a dicembre, «in modo da liberare alcuni spazi dentro all’ospedale in cui sistemare temporaneamente i reparti di Collemaggio». Ma il Delta chirurgico non è pronto e ora l’Asl dovrà trovare locali da affittare per Centro diurno psichiatrico e Centro di Salute mentale. L’Asl ha già eseguito una ricerca di mercato e a breve uscirà un avviso pubblico per valutare l’offerta migliore. «Poi è arrivato il senatore Mascitelli», ha aggiunto Silveri. «Noi siamo totalmente allineati alle richieste della Commissione, che sta facendo il suo lavoro».

Silveri si è detto anche tranquillo sul fatto di «aver svolto in modo corretto tutto il possibile». Anche se, ha fatto notare, «c’è una certa concomitanza tra l’avvicinarsi del rinnovo del direttore generale, la visita di Mascitelli e il sequestro dei container».

Critiche al manager dall’Associazione 180 Amici. «Il direttore dice che le soluzioni erano state programmate il giorno prima della visita della Commissione parlamentare e che entro qualche giorno avrebbe provveduto a una sistemazione in locali da affittare e che ad aprile i servizi verrebbero collocati all’ospedale», si legge in una nota. «Tutto nel non rispetto della legge che invita a evitare ubicazioni ospedaliere per i servizi territoriali della salute mentale. Silveri continua a fare promesse e ad annunciare cronoprogrammi costantemente disattesi offendendo la dignità di cittadini e operatori».

Marianna Gianforte

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