Sisma, l'annuncio di Berlusconi"Avrete le case il 10 settembre"

Il premier fa il punto sulla situazione del post-terremoto con Bertolaso. "Sono possibili dei ritardi, ma faremo di tutto per consegnare le case entro il 10 settembre". Il presidente è ottimista e soddisfatto: "Abbiamo svolto una mission impossible. Entro maggio riapre l'ospedale. Stiamo procedendo bene"

"Il 10 settembre inizieremo a consegnare le case, cercheremo di abbreviare i tempi ma mettiamo in conto possibili ritardi". Lo afferma il premier Silvio Berlusconi a Palazzo Chigi nel corso della conferenza stampa al termine della riunione sull'emergenza terremoto in Abruzzo. "Le tende - ha aggiunto il presidente del consiglio rispondendo alle domande dei giornalisti - sono comunque già dotate di sistema di riscaldamento". È il passaggio chiave della conferenza stampa a Palazzo Chigi del premier insieme al sottosegretario Guido Bertolaso sull'emergenza terremoto in Abruzzo. Berlusconi si mostra soddisfatto e ottimista. "Stiamo lavorando sulla situazione dell'Aquila e l'organizzazione procede bene", sottolinea.

Realizzata una 'mission impossible'. Berlusconi è certo dei raggiungere l'obiettivo e lo dà come un risultato già raggiunto. "Abbiamo fatto una sfida che qualcuno ha definito 'mission impossible' - spiega -: alloggiare in case vere e arredate le 12-13mila persone che hanno avuto le case distrutte entro sei mesi". Poi il premier spiega come e dove saranno le nuove case. "Abbiamo individuato 14 aree, non si tratta di nessuna new town - sottolinea il premier - Sotto questi edifici saranno realizzate delle piattaforme anti-sismische in cemento armato sopra le quali sarà possibile costruire. Abbiamo lanciato una  sfida alle varie associazioni di costruttori per avere delle case in meno di sei mesi".

Entro maggio riapre l'ospedale. "Vi do una buona notizia: abbiamo verificato che potremo riaprire entro fine maggio l'ospedale dell'Aquila", dice Silvio Berlusconi che aggiunge: "Potrà funzionare tra il 60 e il 70%". Poi assicura gli aquilani che "non ci sarà alcuno scippo" e che gli apparecchi per la Tac resteranno nella provincia, saranno trasferiti a pochi chilometri dall'Aquila, "ma si rimedierà con la riapertura dell'ospedale".

La metà delle case sono agibili. "Stiamo facendo i sopralluoghi con 160 squadre di volontari che fanno oltre 1000 sopralluoghi al giorno che vengono sottoscritti e registrati in schede. Abbiamo già effettuato 22.700 sopralluoghi: il 53,7 % delle abitazioni sono già abitabili, il 15,8% entro 30 giorni con pochi interventi ma le popolazioni non entrano perché le scosse continuano. Abbiamo bisogno di una settimana senza scosse continue". Berlusconi poi aggiunge che sono 300 le chiese inagibili, di cui 251 da ricostruire e spiega come la situazione degli edifici pubblici sia "più pesante" rispetto a quella degli edifici privati.

"Stiamo procedendo bene". Il premier ha riferito anche che l'organizzazione sta gestendo una "comunità di più di 66.000 persone, più una settantina di  soccorritori, fornendo tutti i giorni pasti caldi e dando alloggio in alberghi e case private". Le tendopoli sono 169, "100 i centri sanitari, 200 moduli di servizi igienici da tre bagni ciascuno, sterilizzati quattro volte al giorno. In più, tremila bagni chimici, 31 centri medici avanzati e 100 cucine da  campo". "Portiamo avanti un'organizzazione che funziona - ha detto - riscuotendo l'ammirazione delle altre protezioni civili che vengono da noi a vedere come lavoriamo".

Risolto il problema autostrada. Berlusconi parla anche del caso creato dalla decisione di "Oggi la società che gestisce le autostrade nella zona terremotata aveva reintrodotto i pedaggi, abbiamo fatto un intervento lampo per rimediare a questa situazione".