Società fantasma, truffa alla Fira

Scoperte false fatturazioni per oltre 300mila euro, indagati in nove

AVEZZANO. Società costituite appositamente per prendere i finanziamenti dalla finanziaria regionale (Fira) ma che poi non avrebbero perseguito gli obiettivi per le quali erano state create. Nel frattempo, però, avrebbero preso i finanziamenti dietro fatturazioni ritenute false.

Il “giro” è stato scoperto dalla guardia di finanza che ha consegnato alla Procura un voluminoso fascicolo: sette gli indagati per truffa e due per false attestazioni. Le indagini preliminari sono state chiuse. Gli indagati hanno venti giorni di tempo per controbattere con una memoria difensiva o facendosi interrogare.

I sette indagati (la maggior parte marsicani) devono rispondere di truffa aggravata in concorso per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
La “mente” dell’organizzazione, secondo la Procura, sarebbe A.C., 45 anni, di Trasacco.
Proprio lui, secondo quanto emerso dagli accertamenti delle fiamme gialle, avrebbe fondato sette imprese affidandone sei a dei prestanome dietro i quali si “nascondeva”, ma gestendole di fatto personalmente.

In realtà i prestanome seguivano le sue disposizioni firmando soltanto gli atti e le richieste di finanziamento. Gli altri indagati sono P.D.P., 35, dell’Aquila, D.F., 41, di Celano, H.N., 38, di origine algerina, G.Z. 48, G.A., 39, M.B., 48, tutti di Avezzano.
L’ammontare dei finanziamenti indebiti concessi dalla Fira sarebbe di oltre 338mila euro.
I fondi erano erogati dalla Fira a titolo di contributi regionali di vario genere finalizzati al sostegno delle attività produttive del territorio.

In alcuni casi gli indagati ottenevano l’importo complessivo del finanziamento richiesto, in altri casi riuscivano a lucrare solo l’anticipo, tentando però comunque di ottenere la liquidazione.
Secondo l’accusa le società erano solo “cartiere” (emettevano fatture) di fatto mai avviate. E le fatture, sempre secondo quanto emerso dalle indagini, sarebbero state inesistenti.

Per quanto riguarda le due commercialiste, si tratta di D.D.C., 44, di Sulmona e D.B., 37, di Avezzano. Sono accusate di aver attestato falsamente in un caso alcune caratteristiche delle società, nell’altro l’effettività delle spese fittizie.
Il sostituto procuratore, Guido Cocco, ha comunicato agli indagati la conclusione delle indagini preliminari. Il collegio difensivo degli indagati è composto dagli avvocati Roberto Verdecchia, Pietro Chichiarelli, Roberto Marino e Felice Iacoboni.

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