Sottoservizi in centro si cercano le ditte per il secondo lotto

5 Marzo 2014

Avviso di gara per il mega-appalto delle reti intelligenti Lavori alla Villa, San Pietro, San Marciano e via Strinella

L’AQUILA. Dopo il via libera ai lavori del primo lotto per 38 milioni, ecco spuntare l’avviso di gara europea per il secondo lotto da 35 milioni e 630mila euro.

Sui sottoservizi per il centro storico (le reti intelligenti per acque bianche e nere; metano; fibra ottica; rete elettrica e telefonica) la Gran Sasso acqua spa – stazione appaltante – mette il turbo.

Se la prima fase dei lavori riguarderà l’asse centrale dalla Fontana luminosa alla Villa comunale e l’area di San Bernardino e Santa Maria di Farfa, oggetto dell’appalto per il secondo lotto sono i quarti storici fondatori della città: San Pietro, San Giovanni-San Marciano, San Giorgio-Villa comunale; oltre all’area dell’asse viario di via Strinella e di viale della Croce Rossa.

L’appalto riguarda i lavori di progettazione e di esecuzione. Si tratta di realizzare «nuovi sottoservizi in sostituzione di quelli danneggiati dal sisma e rendere più funzionali quelli non danneggiati in accorso al progetto preliminare posto a base di gara».

L’appalto, diviso in lotti, prevede: la predisposizione, da parte dell’aggiudicatario, della progettazione esecutiva, previa acquisizione di tutti i pareri di legge, sulla base del progetto definitivo predisposto ai fini della partecipazione alla gara; la realizzazione dei lavori, da eseguirsi secondo quanto stabilito nel capitolato speciale di appalto e nello schema di contratto. Il tutto dovrebbe essere completato in 19 mesi.

Il termine massimo per il ricevimento delle offerte è stato fissato alle 13 del 29 maggio, mentre l’11 giugno alle 9, nella sede della Gran Sasso Acqua spa, in via Ettore Moschino al Torrione, si terrà la prima seduta per l’apertura delle offerte. Il responsabile del procedimento è l’ingegnere Aurelio Melaragni.

Gli ottanta milioni necessari per ricostruire la rete dei sottoservizi danneggiata dal terremoto di cinque anni fa e dotare la città di reti sotterranee «intelligenti», anche perché facilmente ispezionabili e implementabili, provengono in parte (circa 53 milioni) dalla delibera Cipe del 2012, mentre i restanti 27 milioni sono stati stanziati nel 2010 dal presidente della Regione Gianni Chiodi, nella sua veste di commissario per la ricostruzione.

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