Spaccio nelle scuole, sviluppi in vista
Il pericoloso stupefacente veniva venduto anche da albanesi tra Collemaggio e il parco del Sole
L’AQUILA. Dopo la chiusura delle indagini su casi di spaccio davanti alla scuole, che hanno coinvolto anche dei minorenni, ci sono altri risvolti investitativi.
Intanto, in relazione al filone principale, gli indagati hanno adesso venti giorni in modo che tramite i loro avvocati, possano contestare le accuse mosse dal giudice. Sotto accusa ci sono i giovani aquilani Leonardo Rosati e Simone Michetti, oltre a Simone Chiarilli di Avezzano ma residente a Trasacco, Alessandro Antoci, romeno residente a Coppito e Antony Mestra Martinez, colombiano residente nel capoluogo di regione.
La polizia sta cercando i fornitori della droga , visto che il tipo di marijuana sequestrata e pericoloso e blocca per alcuni istanti l’attività cerebrale e provoca una fortissima dipendenza. Inoltre va considerato che tra gli assuntori, almeno di quelli che sono ufficialmente certificati, ci sono sei minorenni.
Gli interrogatori fatti con i ragazzi indagati e altre attività info investigative della Mobile possono fornire i primi riscontri.
Nei prossimi giorni i minorenni che hanno assunto droga saranno convocati con i loro genitori in prefettura in modo da informare costoro su come stanno le cose. Dalle investigazioni è emerso anche che la droga veniva venduta al centro della città, al parco del Sole, e nella zona di Collemaggio anche da alcuni albanesi. Da questo scaturisce come c’è ancora molto da indagare a fronte di un aspetto che gli investigatori sanno: è tanta la droga che circola in città anche se no sono mai stato trovati grandi quantitativi. Insomma i fronti aperti sono sempre tanti e, visto che la polizia svolge attività di sorveglianza a Collesapone dove si trovano le scuole, potrebbero emergere anche casi di bullismo.
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