INDAGINI DELLA FINANZA

Spaccio, scontro al Riesame

Il pm vuole il carcere per 14 persone. Le difese si oppongono

L’AQUILA. Scontro davanti al Riesame in relazione alla richiesta della Procura della Repubblica di mandare in carcere 14 persone già indagate per spaccio di cocaina per le quali è stato notificato l’avviso di chiusura delle indagini. Secondo le difese non si tratta di una scelta ragionevole, visto che già il gip aveva negato questa misura negando l’attualità del caso, dato che si tratta di eventi riconducibili a due anni fa. Comunque la Procura insiste sulla propria linea e ha chiesto ai giudici del Riesame di disporre gli arresti. Qualunque decisione in tal senso non avrebbe subito l’applicazione concreta, visto che il provvedimento è ancora impugnabile in Cassazione. Gli indagati sono 14 tra i quali ben otto componenti della famiglia Goman al punto che il pm Antonietta Picardi ha parlato negli atti di “clan familiare”. Le indagini della Finanza hanno certificato una serie innumerevole di cessioni di droga, venduta a un costo variabile – compreso tra i 45-50 euro fino agli oltre 100 – in varie zone della città, dall’area di San Bernardino alla periferia Est, da Paganica a Bazzano a Monticchio fin dentro alle abitazioni del Progetto Case. Secondo la Procura «il clan dei Goman è caratterizzato, oltre alla base familiare, da comuni canali di approvvigionamento delle sostanze stupefacenti, luoghi di detenzione e occultamento nonché dagli stessi acquirenti, con collaborazione reciproca». Sono difesi dai legali Francesco Valentini, Guglielmo Santella, Giulio Lazzaro, Mauro Ceci, Francesco Saverio de Nardis.

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