«Sparare all’orsa Gemma», scatta la denuncia 

Sui social commenti che inneggiano all’uccisione dell’animale dopo le ultime incursioni a Scanno

SCANNO. «Piombo anche per Gemma, la sua carne per sfamare qualche persona che sta morendo». E ancora: «È l’ora di Gemma. Speriamo ci sia un buon uomo che abbia un fucile che prima di farsi sbranare spari». Sono, questi, solo due esempi, dei numerosi commenti contro l’orsa Gemma che sarebbero apparsi nei giorni scorsi su Facebook, all’interno di un gruppo pubblico che esalta la ruralità, che vanta oltre 20mila iscritti, molti dei quali abruzzesi.
Commenti che fanno riferimento alla ferita ancora aperta della morte dell’orsa Amarena, simbolo d’Abruzzo, uccisa due settimane da un colpo di fucile sparato dall’allevatore di San Benedetto dei Marsi Andrea Leombruni, ora indagato dalla Procura di Avezzano.
I commenti contro l’orsa Gemma sono però finiti al centro di una formale denuncia contro ignoti presentata ai carabinieri di Teramo dal giornalista e attivista Marcello Olivieri. Il teramano, che ha allegato alla denuncia numerosi screenshot come prova, ha denunciato «per istigazione a delinquere, all’uccisione di animali di specie protetta e per tutti i reati che l’autorità giudiziaria andrà a ravvisare».
Olivieri ha raccontato ai militari di aver ricevuto la segnalazione dei messaggi minacciosi contro Gemma e poi, verificata l’attendibilità della notizia, di aver «constatato che la pagina segnalata esiste e che ci sono commenti che incitano al bracconaggio con l’uccisione degli orsi all’interno dell’area del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise».
La 24enne Gemma da giorni è al centro delle cronache per le sue incursioni all’interno dei centri abitati, in alcuni casi filmate e diventate virali sui social network. L’ultimo caso è quello di Scanno: prima il “blitz” in una palazzina, poi la passeggiata in paese e il tentativo di accedere in un hotel. E nei giorni precedenti l’incursione in una pizzeria per fare incetta di farina e condimenti. Un comportamento, questo, che sta preoccupando e non poco la comunità, per le possibili conseguenze delle sue incursioni. L’orsa è quindi seguita e monitorata dai guardiaparco. (u.c.)
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