Sparatoria in via Pescara, quattro arresti della polizia

Sulmona, operazione scattata all'alba. I quattro sono accusati di detenzione illegale di armi ed esplosione di colpi di arma da fuoco per i fatti dello scorso ottobre

Indagini mirate, da parte del commissariato di Sulmona, in collaborazione con la Squadra mobile dell'Aquila, hanno permesso alla polizia di identificare e arrestare i responsabili di una violenta lite, culminata con l'esplosione di un colpo di pistola all'inizio di ottobre, in via Pescara, a due passi dalla chiesa di San Panfilo. Quattro persone, già note alle forze dell'ordine, sono state così arrestate nell'ambito di un'operazione a cui hanno partecipato oltre oltre 30 agenti della polizia di Stato. L'attività di indagine da parte della polizia – illustrata in una conferenza dalla dirigente del commissariato di Sulmona Francesca La Chioma e dal capo della Squadra mobile, Maurilio Grasso – è scattata a seguito dell'esplosione del colpo di pistola, verosimilmente non indirizzato ad altezza d'uomo. Nonostante ciò, dopo i primi rilievi degli agenti, sono stati trovate delle macchie di sangue sull'asfalto. Di qui, sono partite delle verifiche, tecniche e scientifiche, che hanno permesso di ricostruire i fatti, scaturiti da questioni legate al traffico di stupefacenti, culminati nella rissa con sparatoria. Sul posto, nel centro di Sulmona, è stato trovato anche il bossolo del proiettile, calibro 22. Nell'arco di questi tre mesi, gli agenti hanno raccolto delle testimonianze ascoltando residenti della zona e presenti al momento della rissa. Le quattro misure cautelari sono state così disposte dal gip Massimo Marasca, su richiesta del pm Aura Scarsella della procura di Sulmona, nei confronti di altrettanti indagati, tre dell’Aquilano ed uno del Frusinate, con vari precedenti a loro carico. Gli arrestati sono Michele Quattrociocchi 40 anni, Daniele Di Cesare 27, Mattia Buccilli 25, Luca Buccilli (fratello) 23 anni, tutti residenti in città. Tre dei quattro arrestati, sono soggetti noti alla polizia aquilana e già indagati a vario titolo per spaccio di stupefacenti, omicidio, concorso in associazione a delinquere di stampo mafioso, lesioni e minacce. Tutti sono stati accusati di detenzione illegale di armi ed esplosione di colpi di arma da fuoco. Indagata anche V.L. di 23 anni – la fidanzata di uno degli arrestati - per favoreggiamento. Le macchie di sangue rilevate sarebbero riconducibili a Di Cesare, rimasto ferito nella scazzottata. Gli arrestati sono stati condotti al carcere di Sulmona.