Spintonò un fedele, finisce nei guai il padre del parroco di Corfinio

Un post sui social contro il prelato, suo figlio, aveva indotto l’uomo a intervenire, strattonando e minacciando di morte un 50enne
CORFINIO. Avrebbe strattonato e minacciato di morte il fedele che aveva diffamato il figlio, parroco del paese. Protagonista della vicenda è un 69enne di Popoli Terme che dovrà comparire il prossimo 19 maggio per l’udienza predibattimentale, fissata dal sostituto procuratore della Repubblica di Sulmona, Stefano Iafolla. La Procura ha chiesto per l’uomo il processo per il reato di minaccia aggravata. I fatti, avvenuti a Corfinio, risalgono al 20 aprile scorso quando, secondo l’accusa, il padre del prelato si sarebbe recato sotto casa del fedele con cui aveva avuto un’accesa discussione dopo che quest’ultimo aveva postato sui social un commento rivolto a don Vincenzo Paura, parroco della basilica Cattedrale di San Pelino a Corfinio.
«Proprio tu parli che vai con le donne», aveva scritto il 50enne in calce all’articolo di una testata giornalistica. Il commento non era sfuggito al sacerdote che aveva presentato una denuncia per diffamazione aggravata. Denuncia che poi ha portato il 50enne a processo. L’uomo aveva chiesto perdono ma nessuna “indulgenza” era arrivata dal sacerdote. Così i rapporti tra le famiglie si sono fatti più tesi fino a quando, ad aprile, il 50enne e il padre di don Vincenzo hanno avuto una lite, con il 69enne che ha spinto con forza il “rivale” all’interno della sua vettura per poi allontanarsi. Il fedele non si era fatto refertare per le lesioni ma aveva registrato l’intera conversazione con il proprio telefonino. File audio che ha indotto la Procura a chiedere il processo per il 69enne.
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