L’Aquila

Stefania è stata operata, era rimasta ferita a Lisbona: “Vivo un altro trauma, non riesco più neanche a prendere l’ascensore”

25 Settembre 2025

Parla Stefania Lepidi, l'unica cittadina italiana coinvolta (insieme al figlio 25enne) nel tragico incidente della funicolare avvenuto tre settimane fa a Lisbona, in cui hanno perso la vita 21 persone

L’AQUILA. È stata operata all'Aquila Stefania Lepidi, l'unica cittadina italiana coinvolta, insieme al figlio 25enne, nel tragico incidente della funicolare avvenuto tre settimane fa a Lisbona, in cui hanno perso la vita 21 persone. La ricercatrice abruzzese dell'Ingv si trovava nella capitale portoghese per un convegno di lavoro. Dopo aver superato il trauma del terremoto dell'Aquila del 2009, oggi Lepidi si trova ad affrontare l'elaborazione di un nuovo evento drammatico. "Mi stavano portando in sala operatoria e mai avrei pensato di reagire così - racconta all'Ansa -. Quando mi avvicinavano all'ascensore con la barella, il solo pensiero di essere di nuovo appesa a una fune mi ha terrorizzata. Ho avuto una crisi, e alla fine hanno dovuto accompagnarmi per le scale".

Lepidi, 58 anni, aveva riportato una frattura scomposta al radio il 3 settembre, giorno dell'incidente. I medici dell'ospedale di Lisbona le avevano anticipato la necessità di un intervento chirurgico, eseguito poi nei giorni scorsi all'ospedale dell'Aquila, con l'impianto di una placca in titanio. "È stato in quel momento - aggiunge - che ho realizzato la portata del trauma. Una scossa emotiva che non avevo ancora del tutto elaborato".

Nell'incidente rimasero ferite 17 persone; tra le 21 vittime anche il conducente. Il figlio della ricercatrice è rimasto illeso, ma ha vissuto ore drammatiche al fianco della madre, immobilizzata a terra dal dolore e dalla folla, tra lamiere e detriti. "Davanti ai nostri occhi - le sue parole - si consumava una tragedia che non potevamo evitare di vedere: feriti gravi, lamiere accartocciate e i corpi estratti dai vigili del fuoco". "Ora sto purtroppo rinunciando a diverse attività lavorative, come la Notte europea dei ricercatori prevista per domani e un convegno in Svezia - prosegue Lepidi -. Ma sono felice che mio figlio Francesco, nonostante tutto, stia portando avanti i suoi impegni e progetti di vita. Credo che tenersi occupato lo stia aiutando a non pensare troppo a quello che abbiamo vissuto".

Martedì è prevista a Roma la conclusione del master universitario del figlio in Mediterranean Cooperation and Security: "Un traguardo che mi dà forza e felicità - conclude -. Ovviamente, per quanto mi riguarda, a questo punto inizierò un percorso per superare questo trauma".