Studente di Pratola muore per un'overdose a 28 anni

Aveva raggiunto Bologna per sostenere un esame universitario: giallo sulle dimissioni dall’ospedale dopo un primo malore

PRATOLA PELIGNA. Era arrivato in treno a Bologna per sostenere un esame all’Università. Ma appena sceso in stazione è stato avvicinato da un giovane che gli ha venduto una dose di eroina bianca. Droga letale per chi aveva da tempo smesso di bucarsi. E così è stato per Alessandro Presutti, 28enne di Pratola Peligna, partito per l’Emilia con il sogno di diventare avvocato. Il giovane è stato trovato morto mercoledì pomeriggio da un amico, anche lui originario di Pratola, che lo aveva ospitato in casa.

Il giorno prima, Presutti, era stato dimesso dall’ospedale Sant’Orsola di Bologna dove era stato ricoverato proprio in seguito all’overdose avuta dopo l’assunzione della polvere bianca.

Sulla vicenda i carabinieri della stazione Bertalia hanno avviato un’indagine per scoprire le cause della morte ma soprattutto i responsabili che hanno ceduto la dose mortale di eroina a Presutti. Si sta valutando anche l’operato dei medici che hanno tenuto in cura il giovane durante la permanenza in ospedale e che, forse, secondo gli investigatori, avrebbero deciso di dimetterlo troppo in fretta. Molte cose saranno più chiare oggi, al termine dell’autopsia disposta dal sostituto procuratore di Bologna, Walter Giovannini. Nella città emiliana è allarme droga visto che si tratta del secondo decesso per probabile overdose nel giro di due giorni: martedì pomeriggio un bolognese di 40 anni era stato trovato morto lungo un sentiero, nei pressi di via Stalingrado. E altri due sono stati salvati dal pronto intervento dei medici del 118.

La morte del giovane di Pratola, dopo le dimissioni dall’ospedale appare quasi un mistero e gli investigatori non escludono che il giovane possa avere assunto altra droga, mentre si trovava da solo a casa dell’amico.

Grazie ai tabulati telefonici e testimonianze i carabinieri hanno ricostruito che, probabilmente, Presutti, ha comprato l’eroina bianca nell'area della ex Manifattura Tabacchi a Bologna, dove era stato accompagnato da un tossicodipendente del posto.

La notizia della morte di Alessandro Presutti ha fatto subito il giro di Pratola Peligna, creando sconcerto e sconforto tra parenti, amici e quanti lo conoscevano.

La madre, impiegata nella banca di Pratola, e il padre, dipendente delle ferrovie in pensione, sono partiti alla volta di Bologna per il triste rito del riconoscimento e per riportare a casa, una volta avuto il nulla osta della Procura, la salma del figlio. Da stabilire la data dei funerali.

Claudio Lattanzio

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