Studente denunciato per maltrattamenti ai compagni: per il gip non c’è reato

Il caso è quello dello studente minorenne di un istituto superiore della Marsica che aveva presentato un esposto in Procura per presunti comportamenti del dirigente scolastico e dei docenti a isolarlo rispetto ai compagni, specie in relazione alle attività extrascolastiche
AVEZZANO. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale dei minori dell’Aquila ha reso note le motivazioni alla base dell’archiviazione del procedimento contro lo studente minorenne di un istituto superiore della Marsica, denunciato dal provveditorato per maltrattamenti verso i compagni. «Non vi sono elementi idonei per configurare il reato ipotizzato», è scritto agli atti. «A ben vedere non vi è una persona offesa specifica che possa essere identificata come il bersaglio delle condotte illecite abituali dell’indagato. Egli manifesta problematiche che lo rendono difficilmente gestibile nell’ambiente scolastico, con ripercussioni in danno di docenti e di compagni di scuola, a causa di condotte moleste e di disturbo, ma non è possibile integrare uno specifico reato, tanto meno di carattere abituale, suscettibile di una condanna in fase dibattimentale. Ne consegue», si conclude, «che gli unici rimedi possono essere quelli disciplinari o eventualmente psicoterapeutici, ma non di repressione penale.
Il caso è quello dello studente minorenne di un istituto superiore della Marsica che aveva presentato un esposto in Procura per presunti comportamenti del dirigente scolastico e dei docenti a isolarlo rispetto ai compagni, specie in relazione alle attività extrascolastiche. Dalla scuola avevano commentato spiegando che le misure adottate rientravano nel quadro di un provvedimento a punire il giovane per una serie di comportamenti vessatori verso i compagni, gli stessi insegnanti e i diversamente abili. Atteggiamenti che il ministero per l’Istruzione aveva indagato. Al punto che il minore era stato denunciato per maltrattamenti ai compagni.
A fine agosto è arrivata l’archiviazione da parte del giudice, che ha messo fine al procedimento. Ora però, la famiglia dello studente, attraverso i legali Luca e Pasquale Motta, annuncia una querela per calunnia contro la stessa istituzione. Il ragazzo, nel frattempo è stato iscritto in altro istituto scolastico.
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