Padre e figlio investiti a Cerchio, fioccano denunce: anche un ex dipendente del Comune presenterà querela

16 Settembre 2025

Si complica la posizione di Eolo Tucceri, l’uomo di 41 anni che ha travolto vice sindaco e giovane. Ecco gli ultimi aggiornamenti

CERCHIO. Si complica la ricostruzione dell’incidente avvenuto nei giorni scorsi a Cerchio, in via della Casetta, costato il ferimento del vicesindaco Mario Mancini e di suo figlio Yuri. Le indagini proseguono senza sosta, mentre emergono nuovi elementi e tensioni crescenti attorno alla figura di Eolo Tucceri, 41 anni, già noto alle cronache locali, accusato di averli travolti con la sua auto per poi allontanarsi. Secondo fonti investigative, i carabinieri della compagnia di Avezzano stanno analizzando minuziosamente il video registrato dallo stesso Tucceri e diffuso sui social, considerato uno dei cardini per comprendere l’esatta dinamica dei fatti.

Ma proprio su questo punto si concentrano i dubbi più forti: alcuni spezzoni sembrerebbero mancanti o non visibili, questo da non consentire una ricostruzione lineare e completa dell’accaduto. Un aspetto che apre interrogativi cruciali per stabilire se l’impatto sia stato volontario o frutto di un gesto sconsiderato e caotico, ma non intenzionale. Le testimonianze raccolte sul posto, tra cui quella diretta della scrittrice Alina Di Mattia, convergono su una versione opposta rispetto a quella sostenuta dall’indagato.

Raccontano di una manovra improvvisa e violenta, dopo una sequenza di avanti e indietro dell’auto a forte velocità davanti all’azienda agricola dei Mancini. Prima l’impatto contro Mario Mancini, rimasto privo di sensi sull’asfalto, poi contro il figlio Yuri, colpito e scaraventato contro i cancelli di un’abitazione mentre cercava di inseguire l’auto in fuga. Entrambi erano stati trasportati d’urgenza all’ospedale di Avezzano. L’episodio ha scatenato un’ondata di rabbia e smarrimento tra i residenti, che avevano trattenuto a stento la folla inferocita per impedire un linciaggio. Tucceri, poco dopo l’investimento, si sarebbe appostato a distanza, gesticolando in segno di compiacimento, secondo quanto riferito da diversi testimoni.

A conferma di una tensione già latente da tempo: sei anni fa lo stesso uomo aveva investito in retromarcia il sindaco Gianfranco Tedeschi, provocandogli una lesione all’anca. Era stato condannato per quell’episodio, così come per la successiva violazione di un provvedimento di divieto di avvicinamento a carico di altre persone. Il sindaco Tedeschi, che ha presentato una nuova denuncia ed è difeso dall’avvocato Domenicantonio Angeloni, parla apertamente di «fatto annunciato» e di «atteggiamenti persecutori» che si sarebbero protratti anche nei giorni precedenti all’incidente. Denuncia anche presunti atti intimidatori nei confronti di Alina Di Mattia, che ha raccontato di ripetuti passaggi sospetti dell’auto di Tucceri davanti alla sua abitazione e di un messaggio ricevuto via social, percepito come molesto e inquietante.

Nel frattempo, anche un ex dipendente del Comune di Cerchio, che aveva pubblicamente riferito di essere stato perseguitato, ha deciso di presentare querela. L’atto sarà depositato nelle prossime ore e andrà ad aggiungersi al quadro già teso e frammentato che ruota attorno alla figura di Tucceri. Intanto, si muovono anche i legali. Il difensore del vicesindaco Mario Mancini, l’avvocato Pasquale Milo, ha richiesto un incontro con il procuratore della Repubblica di Avezzano, Maurizio Maria Cerrato, per evidenziare la gravità complessiva degli episodi e per denunciare presunti comportamenti provocatori che sarebbero stati reiterati dallo stesso indagato nelle ultime ore.

Milo dovrebbe essere ricevuto domani in Procura. Gli investigatori stanno lavorando per ricostruire la sequenza cronologica dei fatti e chiarire i minuti precedenti e successivi all’impatto, valutando anche l’eventuale sequestro dei dispositivi digitali dei presenti per verificare se esistano altri filmati.

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