Comunicato Stampa: Presentato il libro 'Acque contese - Un glossario per le Grave di Ciano'

15 Settembre 2025


(Arv) Venezia 15 set. 2025 -Il consigliere regionale di Alleanza Verdi e Sinistra e presidente della Quarta commissione dell’assemblea legislativa venetaAndrea Zanoniha presentato oggi a Venezia, nella sala stampa “Oriana Fallaci” di palazzo Ferro Fini, il libro “Acque contese - Un glossario per le Grave di Ciano” (Ventura Edizioni) conFrancesca MelinaeGiovanni Fava, autori del volume assieme a Matteo Savoldelli. Le Grave di Ciano, ubicate lungo il medio corso del Piave nel comune di Crocetta del Montello, in provincia di Treviso, sono interessate dal progetto di costruzione di un bacino di laminazione: il volume intende illustrare la vicenda sotto diversi punti di vista, naturalistici ed economici.
“Seguo da diversi anni la vicenda delle Grave di Ciano - ha ricordato il consigliere Zanoni - a seguito della scoperta di un progetto molto datato e invasivo, oggetto in seguito di numerose interrogazioni da parte mia, un’area stupenda, che ho conosciuto quarant’anni fa, quando ero guardia venatoria e ambientale del WWF. A proposito di questi progetti e della loro invasività, è importante sottolineare che gli esiti dei monitoraggi ambientali non sono ancora disponibili e che rimaniamo ancora in attesa di conoscere i riflessi economici legati alla realizzazione di questi studi”.
“Il libro è frutto di un lavoro intenso e partecipato - ha sottolineato Fava, dottorando in Filosofia all’Università Ca' Foscari di Venezia - che ha come esito un volume dove le voci che si susseguono, una trentina, sono diverse ed eterogenee: è la particolare ricchezza di questo volume, una scommessa che il nostro editore ha voluto raccogliere permettendo a noi, che ne siamo i curatori, di dare alle stampe questo contributo. Tre gli scopi che abbiamo perseguito attraverso il libro: il primo, dare ordine e riassumere l’iter relativo alla vicenda delle Grave di Ciano, ovvero alla realizzazione delle casse di espansione in quel particolare territorio; il secondo, raccogliere a tal proposito più voci, che fossero testimonianze dirette o indirette rispetto al progetto; il terzo, dare spazio alle dinamiche sociopolitiche che intervengono in un contesto locale nell’epoca della crisi ecologica. La vicenda delle Grave di Ciano è quella di un’area dove il Piave esonda e si ritrae naturalmente che si intreccia con la necessità di mettere in sicurezza il fiume, aspetto emerso a seguito dell’alluvione del ’66 e di quelle più recenti d’inizio millennio; in prima battuta, fu Ponte di Piave ad essere individuata come l’area favorita per la laminazione, cui seguirà - tra il 2010 e il 2012 - la scelta delle Grave di Ciano, per ragioni peraltro sconosciute: un progetto che prevede quattro casse, con scavi, costruzione di muraglioni di cemento e rimozione di ghiaia - operazione che ripagherebbe il progetto dal punto di vista economico -, per uno sviluppo di diversi chilometri, scoperto nel 2019 quasi per caso da alcuni cittadini, di seguito riuniti in Comitato”.
“All’interno del libro è presente un sommario che è un elenco di parole destinate a toccare le diverse tematiche collegate alla realizzazione del progetto delle Grave di Ciano - ha ricordatoFrancesca Melina, dottoranda presso Ca' Foscari e IUSS Pavia - cercando di contestualizzare il tutto associandolo a un linguaggio scientifico accessibile in grado di dare conto di temi come la biodiversità, la particolare varietà naturalistica che caratterizza questa zona, le motivazioni per cui andrebbe protetta, esito di alcune giornate di workshop effettuate in loco. Non è un testo accademico o elitario, tutt’altro: il volume vuole tradurre il livello teorico a quello pratico e rimane sempre accessibile, affinché possa essere proposto come uno strumento di lotta per approcciare non solo il caso delle Grave di Ciano, ma anche altri casi analoghi, altrettanto emblematici”.

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