Sulmona al voto dopo gli ultimi comizi con i soliti veleni

Chiusa una campagna elettorale contraddistinta da tensioni

SULMONA. Se le sono dette di tutti i colori, confermando il clima di scontro che ha caratterizzato l’intera campagna elettorale. Comizi “urlati” anche da chi in precedenza aveva mantenuto un atteggiamento pacato e tranquillo. Momento clou i comizi in contemporanea di Annamaria Casini e Bruno Di Masci, la prima in piazza Plebiscito e l’altro in piazza XX Settembre. La Casini, introdotta dall’ex giornalista della Rai Giulio Borrelli, ha illustrato il suo programma, ribadendo il concetto che con lei e la sua squadra Sulmona ce la farà. La Casini ha attaccato tutto e tutti. Non solo Bruno Di Masci considerato il suo competitor principale, ma anche gli altri e in un modo piuttosto feroce. Ha dato legnate a Sel sul Masterplan, a Elisabetta Bianchi, definendola «la Giovanna d’Arcore», che «fa battaglie per convenienza personale», e a Alessandro Lucci, «il Grillo de’ noantri, che vuole fare l’innovativo ma è uno che sa tanto di vecchia politica».

Bruno Di Masci ha ribadito il Patto civico da stipulare con la città per restituirla a una vita normale che sarà caratterizzata da «un governo stabile, capace e concreto. La priorità è la riorganizzazione della macchina comunale in modo da renderla efficiente per trasformare il Comune in un’azienda di servizi al cittadino».

«Questa campagna elettorale è stata caratterizzata dall’ ipocrisia degli avversari che non vi hanno detto la verità»: ha evidenziato il candidato sindaco di Forza Italia, Elisabetta Bianchi, «Sulmona non è in ginocchio, dobbiamo estirpare la gramigna che soffoca monumenti e istituzioni. La città urla da anni. Sulmona deve tornare a essere polo di attrazione».

Alberto Di Giandomenico, prendendo spunto da Ovidio, ha esortato i sulmonesi «a non lasciarsi ingannare dai professionisti della politica».

Domenico Capaldo ha riaffermato la «priorità del no alla centrale Snam e alla difesa dell’ambiente e del lavoro», mentre Alessandro Lucci ha confermato la sua vena creativa sfruttando il suo spazio elettorale in piazza per organizzare un collegamento con i social tra i cittadini presenti in piazza e gli altri sulmonesi residenti nel mondo. Una sorta di festa di piazza fino a mezzanotte quando è calato il sipario e il silenzio sulla campagna elettorale. (c.l.)

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