Tecnologie avanzate, così si crea lavoro

I progetti della Regione con i laboratori del Gran Sasso stanno qualificando molti giovani

L’AQUILA. Un modello formativo «uno a uno» per i titolari di borse di studio e assegni di ricerca, utilizzo degli strumenti del web 2.0 per i 200 partecipanti ai corsi on line, 86 tra tutor e docenti e, soprattutto, l’80% dei 41 giovani coinvolti che, concluso il periodo formativo, sono impegnati in attività occupazionali o nella formazione in linea col percorso delle borse e degli stage in azienda (24 le imprese abruzzesi interessate).

I numeri dei soggetti coinvolti nei due ultimi progetti attuati da Regione Abruzzo e Laboratori Nazionali del Gran Sasso Infn con risorse del Fondo sociale europeo (Fse) – nei settori della fisica astroparticellare e delle tecnologie avanzate – sono contenuti, ma proprio per l’altissima specializzazione delle competenze acquisite il beneficio è diretto, sia per i giovani, qualificati per il mercato del lavoro e la ricerca a livello internazionale, sia per le imprese locali. Con la possibilità di creare eccellenze.

Per ascoltare la descrizione di quasi tre anni di lavoro con i progetti “La Società della Conoscenza in Abruzzo” e “Sistema Sapere e Crescita” è arrivato all’Aquila Franco Rinaudo, rapporteur Po Commissione Europea direzione generale occupazione, affari sociali e inclusione.

«Laddove c’è la passione si crea sempre qualcosa», ha commentato intervenendo a un convegno ai Laboratori del Gran Sasso. «Per progetti di questo livello c’è senz’altro un futuro».

Sul piano della gestione ha dichiarato di aver sentito critiche giuste, «che condivido», riguardo ai «problemi infrastrutturali» e burocratici che spesso assorbono troppe risorse ed energie, come la rendicontazione. «L’alta formazione per la Regione Abruzzo è sempre stata un fiore all’occhiello», ha commentato Roberto Vanni, responsabile dell’Ufficio coordinamento attività strategiche nel dipartimento sviluppo economico della Regione. «Nella programmazione 2014/2020 ci saranno meno risorse da gestire per le Regioni, ma ci saranno i Pon nazionali ai quali i Lngs potranno partecipare per progetti anche fuori dall’Abruzzo. Da 45 della precedente programmazione i milioni ora sono 35, serviranno quindi progetti più mirati. Questo gotha della scienza dobbiamo diffonderlo».

L’esempio più immediato della sinergia creatasi tra Laboratori e tessuto imprenditoriale è quello nato grazie al 3D Lab, il laboratorio specializzato nella stampa 3D che si avvale dei processi di fotopolimerizzazione con l’impiego di resine plastiche per creare prototipi in tempi brevissimi.

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