"Tenere viva la struttura commissariale è accanimento terapeutico"

Il primo cittadino intervistato da Radio Vaticana parla delle dimissioni e della ricostruzione: "I sindaci non possono fare niente, allora commissariate tutto: anche il Comune dell'Aquila"

L'AQUILA. "Il modello di una ricostruzione imposta dall'alto non ha mai funzionato". Lo afferma il sindaco dimissionario dell'Aquila in un'intervista alla Radio Vaticana. "Due anni fa", ricorda Massimo Cialente, "qui c'erano 18 mila volontari italiani che hanno dato l'anima per aiutare. Progressivamente siamo stati un po' cancellati nel momento in cui siamo stati lasciati a noi stessi".

Le responsabilità per Cialente non sono soltanto del centro: anche in periferia, ammette, "non siamo stati capaci. Forse, dato che si ha a che fare con strutture barocche delicate", spiega, "non ci si fida di qualche sindaco, non lo so perché". In ogni caso, oggi, secondo il primo cittadino dell'Aquila, "i sindaci non possono fare niente, neanche decidere la priorità dei luoghi dove raccogliere le macerie. Il commissariamento è qualcosa di allucinante. Allora io dico: commissariate tutto e allora commissariate anche il Comune de L'Aquila. Però rispondete agli  italiani e ai cittadini".

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