Terapia intensiva cresce con l’aiuto di 250 donatori 

Sei posti letto in più: firmata la convenzione per il potenziamento del reparto Disponibili 700mila euro, capofila tra i finanziatori Fondazione Carispaq e Ance  

L’AQUILA. Firmata la convenzione per l’avvio dell’intervento di potenziamento della terapia intensiva dell’ospedale San Salvatore, tra Asl, Fondazione Carispaq, Ance e le associazioni L’Aquila per la Vita e Vado. L’intervento, dal costo di circa 700mila euro, sarà gestito direttamente degli enti finanziatori riuniti in un Comitato di garanzia che vede la Fondazione Carispaq capofila. Una scelta che sarà in grado di assicurare trasparenza nell’utilizzo dei fondi raccolti e la tempestiva esecuzione dei lavori. Una parte importante del finanziamento messo a disposizione per l’intervento è frutto, infatti, di donazioni dei singoli cittadini che hanno risposto all’appello delle associazioni L’Aquila per la Vita e Vado a farsi parte attiva nella battaglia contro il Covid-19 e a unire le forze per uscire dalla crisi sanitaria in atto. La restante parte della somma disponibile è erogata dalla Fondazione Carispaq e dall’Ance provinciale. Il progetto, secondo quanto dichiarato dall’Asl, prevede la realizzazione di sei nuovi posti letto di terapia intensiva ad alto contenuto tecnologico. Ha una propria autonomia funzionale, si integra e coordina nel quadro generale della ristrutturazione della terapia intensiva del presidio ospedaliero San Salvatore e con gli altri interventi in fase di realizzazione da parte dell’Asl e sarà realizzato sotto la supervisione del Comitato di garanzia dei finanziatori al quale partecipa anche il Tribunale per i diritti del malato dell’Aquila.
«Con la firma della convenzione», ha dichiarato il presidente della Fondazione Carispaq Domenico Taglieri, «avviamo un intervento molto importante e atteso dalla popolazione che andrà a modernizzare e implementare il servizio sanitario pubblico dell’intera provincia aquilana. Questo nostro progetto, che si integra con quello dell’azienda sanitaria, ha una valenza che va al di là della semplice sinergia tra enti e associazioni. Con il suo avvio, oggi, trovano concreto impiego le donazioni dei singoli cittadini, anche quelle di modesta entità, raccolte nell’immediata emergenza soprattutto da parte delle associazioni Vado e L’Aquila per la vita. Fondazione e Ance hanno voluto premiare la generosità dei singoli mettendo a disposizione una somma pari a quella delle donazioni, raddoppiando i fondi disponibili. Questa esperienza può diventare un modello per lanciare, anche sul nostro territorio, il metodo del crowdfunding in cui le istituzioni su progetti concreti si impegnano a stanziare una somma pari a quella raccolta dai cittadini».
«Sono commosso per questa occasione speciale», ha affermato il professor Franco Marinangeli, direttore del reparto di terapia intensiva del San Salvatore e presidente del Comitato di garanzia dei finanziatori, «credo la prima nella nostra provincia per la quale la partecipazione della città sia stata tanto importante per la realizzazione del progetto. Oltre 250 donatori tra singoli cittadini, aziende, associazioni, che evidentemente hanno voluto dare fiducia all’Asl e ai sanitari dell’ospedale dell’Aquila, finanziando il potenziamento della terapia intensiva, un reparto strategico per l’intero territorio provinciale. Una particolarità è che, a garanzia della trasparenza dell’intera operazione, sia stata chiamata Cittadinanzattiva (Tribunale per i diritti del malato), che desidero ringraziare insieme a tutti gli altri partecipanti al progetto, che saranno simbolicamente comproprietari di questo nuovo reparto».
«Un’operazione unica nel suo genere», ha detto il manager dell’Asl Roberto Testa, «che lascerà il suo segno, perché si andranno a raddoppiare i posti letto di terapia intensiva generale, insufficienti già prima della pandemia. La metà di questo potenziamento è legata al progetto per cui oggi si firma la convenzione pubblico-privato e che è dimostrazione di una sanità realmente partecipata dalla popolazione, grande esempio di civiltà. Mi permetto di ringraziare, oltre il consorzio privato, anche i tecnici dell’Asl che hanno collaborato all’importante iniziativa».
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