Terremoto, la cricca abruzzese in ProcuraAngeloni e Stati contestano le intercettazioni

Primi interrogatori in Procura all'Aquila per l'inchiesta sulla ricostruzione post-sisma. Davanti al gip i cinque indagati

L'AQUILA. Sono cominciati davanti al Gip del Tribunale dell'Aquila, Marco Billi, gli interrogatori per le cinque persone coinvolte nell'inchiesta legati alla ricostruzione post-sisma. L'accusa è corruzione nell'assegnazione dei lavori effettuata non in cambio di soldi ma di "regali": auto e gioielli.

All'arrivo in Procura baci, abbracci e battute fra Ezio Stati e la figlia Daniela, assessore dimissionario alla Protezione civile regionale che è stata interdetta dai pubblici uffici. Appena arrivato, l'esponente del Pdl ha salutato sua figlia scherzosamente con "assessore". L'ex consigliere regionale Dc si è detto tranquillo: "Non vi preoccupate, si risolverà tutto".

Angeloni contesta l'interpretazine della intercettazioni. Il primo ad essere interrogato è stato Vincenzo Angeloni, medico odontoiatra di Avezzano ed ex deputato di Forza Italia detenuto a Regina Coeli. I suoi avvocati hanno chiesto la scarcerazione o, in alternativa, gli arresti domiciliari, "considerate le sue condizioni di salute". "Angeloni ha respinto le interpretazioni delle intercettazioni ambientali e telefoniche date dalla Procura", ha spiegato il legale dell'ex deputato di Fi. "Ha dato un'interpretazione alternativa che riteniamo convincente e ha indicato testimoni per riscontrare il tipo di dialogo effettivamente posto in essere e spiegare il senso. Angeloni esclude in maniera categorica di aver avuto rapporti con la società che farebbe capo, secondo l'interpretazione accusatoria, al co-indagato Stornelli". L'avvocato ha ricordato anche che Angeloni, 58 anni, medico originario di Avezzano, "ha un'amicizia ventennale con gli altri co-indagati, ma un rapporto di evidente conflittualità con Stornelli. Con Stornelli ha collaborato solo per un breve periodo con la squadra Valle del Giovenco. Un rapporto breve, che si è concluso con profili di antitesi tra i due personaggi". Dalle intercettazioni della procura emerge che Angeloni ha regalato un anello con brillante, del valore di circa 15 mila euro, alla Stati, un'auto Audi 4 al suo compagno, Marco Buzzelli, e un televisore a Ezio Stati, padre di Daniela.

Stati: "Abbiamo risposto e spiegato tutto". È durato oltre tre ore e mezza anche l'interrogatorio di garanzia di Ezio Stat. Anche per lui, come per Angeloni, è stata presentata istanza di scarcerazione. Stati, ha detto il suo avvocato, Antonio Milo, "è totalmente estraneo ai fatti contestati". "Siamo fiduciosi", ha spiegato Milo, "in quanto Stati ha spiegato in maniera chiara e persuasiva tutte le intercettazioni, rispondendo a giudice e pubblico ministero. Siamo fiduciosi che nel giro di qualche giorno si possa ottenere l'immediata scarcerazione, proprio perché, nel corso dell'interrogatorio, ha saputo esplicitare anche degli errori interpretativi di alcune intercettazioni". L'avvocato Milo si riferisce, in particolare, a una "valutazione non aderente all'effettivo contenuto di quel compendio lessicale. Lo stesso Stati ha dimostrato in maniera chiara che erano telefonate del tutto disancorate dall'ipotizzato contesto accusatorio e cioè da questa struttura concorsuale che è stata rappresentata al pubblico ministero".

Gli altri indagati. Oltre a Stati, la figlia e Angeloni sono coinvolti nell'inchiesta anche Marco Bozzelli, compagno della Stati (ai domiciliari) e Sabatino Stornelli, amministratore delegato di Selex Service Management, società di Finmeccanica (obbligo di dimora a Roma).
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