Tornano 1.600 allievi sottufficiali

Riapre la Scuola della finanza, circa mille si iscriveranno all’università. Gli sfollati ospiti in caserma che sono circa 600 saranno sistemati in altri alloggi nei prossimi mesi

L’AQUILA.  Torna al lavoro la scuola per Ispettori e sovrintendenti della Guardia di finanza, nella prospettiva di accogliere, una volta a pieno regime, oltre 1.600 allievi, in un panorama didattico completamente rinnovato grazie a una nuova sinergia con l’ateneo e con la facoltà di Economia.

Entro i prossimi mesi saranno circa mille gli allievi che si iscriveranno all’Università. Ieri la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico, in una caserma che non rinnega la sua vocazione a essere a servizio della città. «Continueremo ad ospitare qui le istituzioni aquilane fino a quando sarà necessario», ha assicurato il generale Fabrizio Lisi, comandante della scuola della Guardia di finanza, tornando sulla possibilità di riprendere entro luglio gran parte degli spazi finora concessi all’interno della scuola di Coppito. Una decisione disposta dal tavolo interforze, sotto la supervisione del prefetto dell’Aquila Franco Gabrielli e del commissario della ricostruzione, Gianni Chiodi.

UFFICI E SFOLLATI.
«Ci aspettiamo di poter riprendere tutte le nostre attività», ha spiegato Lisi, «e quindi ci auguriamo che ogni istituzione trovi una sistemazione dignitosa in città, per ripartire anche grazie al sostegno che ha avuto da noi in questi ultimi mesi». Lisi non nasconde che alcuni dei comandi operativi della Finanza sono ancora in attesa di poter lavorare nella caserma. Ma il generale si è detto contrario a forzare i tempi. Stesso discorso vale per gli sfollati.

«Ci sono degli impegni», ha detto, «che sono stati assunti dalla presidenza del Consiglio dei ministri, altri invece sono stati assunti tra i prefetto, il presidente della Regione e la Guardia di finanza, secondo i quali noi ospiteremo gli sfollati sino a quando ce ne sarà bisogno».
«La speranza», ha proseguito Lisi, «è che il numero man mano diminuisca, come di fatto sta avvenendo. Se nei prossimi mesi il numero delle persone assistite sarà vicino allo zero», ha detto ancora, «saremo in grado di gestire la cosa al meglio».

Un impegno, in tal senso, è stato assunto dal sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente. «Troveremo una soluzione per tutto», ha assicurato.

Sono circa 600 le persone in assistenza temporanea che sono ospiti della caserma, 145 invece gli ospiti della caserma Campomizzi.

LA SCUOLA. Sono 597 allievi marescialli del contingente ordinario in servizio alla Scuola; di loro 208 sono iscritti al primo anno accademico di Economia e 389 al secondo anno, più 35 allievi del contingente mare e 176 allievi del corso riservato ai militari del corpo. I loro alloggi, sono nella parte destra della struttura.

Per il mese di settembre, la scuola ha programmato attività per 1.000 marescialli nel corso triennale, oltre a circa 600 allievi marescialli nei corsi interni.

La novità è la sinergia con l’università. La scuola potrà infatti conferire ai corpi una laurea breve in Operatore giuridico d’impresa.

«Ecco perché», ha spiegato Lisi, «si chiama anno accademico. La Guardia di finanza ha deciso di mandare qui anche un terzo anno e questo vuol dire che l’ateneo aquilano potrà disporre di un migliaio di studenti in più».

E aprire le porte all’ateneo significa anche fermarsi per 55 secondi di silenzio per ricordare le vittime tra gli studenti universitari nel sisma.

LA CERIMONIA
. Ma quella di ieri, all’Auditorium è stata anche la giornata dei «grazie», a partire da quello del commissario Chiodi.

«Mi rivolgo con infinita gratitudine, a tutti gli allievi, ispettori e sovrintendenti della Scuola di Coppito», ha scritto in una lettera al generale Lisi, di cui ha dato lettura pubblica, «per la loro presenza istituzionale silenziosa, ma forte, per l’aiuto che ci danno in ogni minuto, per il clima di sicurezza che si respira all’interno della caserma, per la solidità dello Stato che traspare negli sguardi delle persone che qui ricevono la loro formazione per essere vicini alla gente».

Il generale Lisi, a conferma dell’apprezzamento di quanto detto da Chiodi, ha donato al commissario le chiavi della caserma. Alle parole di Chiodi hanno fatto eco quelle di Nazario Pagano.

«Fin dai primi istanti successivi al tragico evento sismico del 6 aprile 2009», ha detto, «la Scuola è divenuta la casa di tutti: delle Istituzioni e dei cittadini. Oggi, torna a svolgere il suo ruolo principale di Istituto di formazione e mi auguro che l’esperienza acquisita negli ultimi mesi possa rappresentare un valido bagaglio culturale per gli studenti».

Entrambi hanno fatto riferimento ai grandi eventi e il Summit del G8, senza dimenticare l’assistenza alla popolazone.

Durante la cerimonia, alla quale ha partecipato anche il vescovo ausiliare, Giovanni D’Ercole, sono stati consegnati i gradi a 84 sovrintendenti.

LA RINASCITA. «Lo straordinario comportamento degli allievi di questa scuola durante il sisma rappresenta un simbolo di rinascita», ha detto il generale Ugo Marchetti, ispettore per gli istituti della Guardia di finanza, durante la cerimonia.

«Questo è il futuro del nostro straordinario Paese», ha commentato ancora il generale, «che all’Aquila ha dato una dimostrazione assoluta di speranza, di ambizioni di sogni. La forza di una nazione la si vede quando c’è il dolore».

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