Avezzano

Travolse tre persone davanti al bar, è accusato di tentato omicidio. Il legale: «E’ pentito e ha già chiesto scusa»

12 Giugno 2025

Avezzano. L’avvocata di Alfidi prepara l’istanza di richiesta dei domiciliari: «Trovare una soluzione fuori città». Il 30enne ha ammesso dinanzi al giudice quanto compiuto

AVEZZANO. «Il mio cliente è assolutamente pentito per quanto accaduto». Una prima voce dalla difesa di Angelo Alfidi, affidata all’avvocata Valentina Calvaresi, a distanza di quasi due mesi dall’arresto per aver investito tre persone davanti al bar Italia, ad Avezzano.

DOMICILIARI STRAORDINARI. Storia drammatica finita al centro delle cronache regionali, in attesa della conclusione della fase investigativa, al termine della quale avrà inizio il processo per tentato omicidio. L’uomo, 30enne, rinchiuso nel carcere di Avezzano, è in attesa che venga depositata l’istanza per i domiciliari. «Conto che avvenga entro la prossima settimana. C’è l’accordo di massima con la Procura. Stiamo valutando soluzioni di carattere straordinario per scongiurare eventuali ripercussioni». Stando a quanto riferito dal legale, esisterebbe il timore fondato di contatti tra le parti offese e l’indagato una volta lasciato il carcere. «Questa è una storia familiare complessa. Stiamo cercando di scongiurare iniziative da parte delle persone coinvolte». Per questo, qualora fosse ammesso il beneficio dei domiciliari, questo andrebbe riorganizzato al di fuori del territorio di Avezzano. In luogo discreto, per la tranquillità di tutte le persone coinvolte.

IL PENTIMENTO Nuova versione rispetto a quanto dichiarato in sede d’interrogatorio negli uffici del comando della polizia locale, la sera stessa dell’investimento, quando riferì di non essersi reso conto di aver investito delle persone. «Il mio cliente ha formalmente chiesto scusa nell’udienza di convalida dinanzi al gip di Avezzano. È pentito per quanto accaduto», ribadisce l’avvocata Calvaresi. All’epoca del fermo, l’uomo non era a conoscenza del filmato divulgato, anche a mezzo stampa, circa il momento della folle aggressione. Estrapolato dai nastri della videosorveglianza esterna del bar, all’interno dell’area di rifornimento di Petrol Italia. Dal quale emerge la volontarietà del gesto.

L’ACCADUTO. l’accaduto Occorrerà capire in che misura l’investimento sia stato il frutto di un raptus improvviso, oppure il risultato di un’azione premeditata. Le uniche certezze, a oggi, sono quelle emerse dalle sequenze video e dalle dichiarazioni rilasciate dai testimoni presenti al momento dell’incidente. Oltre che delle vittime.

L’accaduto risale alle 15.30 circa di venerdì 18 aprile, quando Alfidi, alla guida del suo Fiat Doblò, dopo un’accesa discussione telefonica con lo zio Pino Anselmi, detto “il Re” – noto per essere stato il titolare di alcuni locali notturni – fece ingresso nell’area di rifornimento e, senza mai frenare, travolse lo stesso zio e i due malcapitati Carlos Jesus Gamarra Morales, 43enne di origini peruviane, e Davide Marziale, noto carrozziere di Avezzano. Questi ultimi finiti in ospedale per diverso tempo. Marziale costretto a sottoporsi a delicato intervento chirurgico. Il 30enne fu rintracciato a casa sua un paio d’ore dopo l’investimento e portato al comando della municipale in attesa del trasferimento in cella. Il Doblò fu invece rinvenuto in un capannone al Nucleo industriale di Avezzano.