Trovata svenuta e seminuda in strada davanti al Palasport: l’ombra delle droghe sintetiche

La 14enne è stata trovata da un passante: positiva ai controlli ematici, non a quelli tossicologici. I carabinieri cercano prove e indagano a tutto campo non escludendo l’ipotesi di una violenza
CASTEL DI SANGRO. Si allarga l'inchiesta sulla presunta violenza sessuale ai danni di una ragazzina di 14 anni, residente in un piccolo centro della provincia di Chieti. L'episodio è avvenuto sabato notte, a Castel di Sangro, nei pressi di un negozio e a pochi metri dal Palasport dove migliaia di persone si sono radunate per la “September Fest”. Le condizioni della ragazza sono migliorate ma le indagini coordinate dai carabinieri della compagnia di Castel di Sangro e dalla Procura della Repubblica di Sulmona, che ha aperto un fascicolo contro ignoti, si stanno concentrando anche sull'uso delle droghe sintetiche tra giovanissimi. La ragazzina, sottoposta agli esami del pronto soccorso dell'ospedale di Sulmona dopo un passaggio nell'ospedale di Castel di Sangro, è risultata positiva agli esami ematici e negativa a quelli tossicologici, ma il sospetto dei medici è che l'eventuale uso di droghe sintetiche, che servono anche per inibire la persona, possa sfuggire ai controlli di laboratorio. Per questo si renderanno necessari ulteriori accertamenti. Dalla prima ricostruzione effettuata dai militari, coordinati dal capitano Giuseppe Testa, è stato accertato che la 14enne era uscita con un'amica che poi si sarebbe dileguata. Poco dopo era svenuta in un vicolo dove è stata trovata da un passante, seminuda. Da lì l'allarme lanciato ai medici del 118. In ambulanza, dopo il primo triage nell'ospedale altosangrino, la ragazza è stata portata a Sulmona dove i medici hanno attivato il codice rosa, riservato alle donne vittime di abusi o di violenza sessuale. Ricoverata nel reparto di pediatria nel presidio ospedaliero peligno, sono stati avviati i primi esami che non hanno evidenziato segni evidenti di violenza. Tuttavia la ragazzina è in arrivata in ospedale con forti dolori alla schiena, con difficoltà respiratorie e in stato confusionale. Le radiografie non hanno rilevato lesioni o fratture ma ciò, a detta dei medici, non esclude un'eventuale violenza o comunque l'uso della forza. Per questo i sanitari dell'ospedale di Sulmona hanno disposto consulenze specifiche che saranno effettuate nelle prossime settimane poiché i genitori della ragazzina hanno deciso di firmare le dimissioni. Il referto è finito comunque, per prassi, sul tavolo della Procura e dei carabinieri. I militari sentiranno nei prossimi giorni i partecipanti alla festa, eventuali persone informate dei fatti per ricostruire nel dettaglio quanto accaduto. Inoltre saranno acquisite le immagini delle telecamere di videosorveglianza in cerca di eventuali elementi per le indagini. Dal canto suo la 14enne ha riferito ai medici e agli inquirenti di non ricordare nulla di quando accaduto. Saranno quindi le successive indagini a fare luce su un caso che al momento rimane misterioso.
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