BUGNARA

Tullio e Giovanna, sposi da 65 anni

Festa grande in paese per l’anniversario di nozze della coppia

BUGNARA. Quando, in quel tiepido giorno di autunno, Tullio Di Ianni e Giovanna Nolfi pronunciarono il fatidico "sì" forse non pensavano di arrivare a festeggiare le nozze di pietra. La loro unione ha attraversato il Novecento e salutato l'arrivo del nuovo millennio fino ai nostri giorni. Anniversario di matrimonio d'eccezione, per l'inossidabile coppia che oggi festeggia i 65 anni di matrimonio, una ricorrenza rara che è appunto associata alla pietra, per la sua resistenza e forza.

E così l'intero paese si stringe idealmente intorno a Tullio e Giovanna, tra i pochi a vantare un così lungo e felice matrimonio, coronato dalla nascita di 4 figli: Angela, Franco, Patrizia e Fabio. Già festeggiate, negli anni scorsi, le nozze d'oro (50 anni di matrimonio) e quelle di diamante (60 anni), la coppia si dice pronta a festeggiare, tra dieci anni, le nozze di platino.

«Qui a Bugnara» confermano alcuni residenti «vive più di un centenario, la popolazione è longeva perché si vive bene! Siamo pronti a festeggiare anche i prossimi anniversari di Tullio e Giovanna». I numerosi nipoti, quasi quotidianamente, cercano di carpire dai loro nonni il segreto di una così lunga e felice vita di coppia, nonostante le difficoltà incontrate. «Erano altri tempi» si sentono ripetere dai saggi nonni. Giovanna, 83 anni, aveva 18 anni quando andò all'altare, Tullio, invece, era 25enne. Nel lontano 1948, tra le speranze e le ristrettezze del Dopoguerra, i due sposi, nonostante la giovane età, erano già adulti e pronti ad affrontare la vita. Inoltre, potevano contare sullo stipendio di Tullio che lavorava nelle Ferrovie. E, a quei tempi, uno stipendio fisso rappresentava un solido punto di partenza su cui non tutti potevano contare. E non è anacronistico notare come si ripeta, talvolta, il corso della storia. Giovanna ha dedicato la sua vita ai figli e alla casa, Tullio ha continuato a lavorare nelle Ferrovie fino alla pensione. Non hanno mai lasciato Bugnara, il paese che, nel corso dei decenni, è diventato il palcoscenico della loro esistenza e dove, ora, sono tutti i loro affetti. (c.b.)

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