L’Aquila, un tentativo di sorpasso azzardato e lo schianto in galleria: tre feriti gravi

L’incidente è avvenuto ieri sera poco dopo le 20 sotto il tunnel di Monteluco. Una testimone: «Sembrava un film»
L’AQUILA. Un tentativo di sorpasso azzardato, lo stridore dei freni e poi l’urto, accompagnato dall’immancabile fragore di lamiere. È di tre feriti gravi e quattro veicoli coinvolti il bilancio dell’incidente avvenuto poco dopo le 20 di ieri sotto la galleria Monteluco, al chilometro 2,200, all’incirca alla metà del tunnel a doppio senso sulla Variante Sud. A terra una lunga scia di detriti e le carcasse delle due auto (una Panda e una Volvo) che hanno avuto la peggio, compresi i rispettivi conducenti e passeggero. Sul posto carabinieri, vigili del fuoco, polizia locale e mezzi di soccorso del 118, con questi ultimi che hanno poi preso in consegna i feriti, subito trasferiti al San Salvatore, tutti in codice rosso.
Si tratta di un 60enne (alla guida della Panda), un 45enne e un 61enne, rispettivamente conducente e passeggero della Volvo. Per loro un trauma toracico ciascuno e diverse lesioni agli arti inferiori. Stando a una prima ricostruzione, una delle due auto avrebbe invaso la corsia opposta finendo con il tamponare la vettura che la precedeva, per poi schiantarsi contro l’altro mezzo che arrivava in direzione opposta. Solo dopo, però, aver urtato un’altra macchina. «Sembrava un film», racconta Giulia Rosa, scampata all’incidente per una questione di metri. «Ho visto la Volvo impuntarsi contro la Panda fino a sollevarsi con le ruote posteriori per poi ricadere di peso sull’asfalto».
«Mi sono ritrovato a sfilare tra due auto, tra cui quella distrutta. Non so neanche io come non mi sia schiantato a mia volta», riferisce Alessio Placidi. «Avevo appena finito di cenare con i figli. Sinceramente ho temuto di non rivederli più. La paura che ho provato è stata la stessa di quando c’è stato il terremoto. Ho pensato “ora muoio”».
«Ho visto un’auto che mi si parava davanti all’improvviso e che mi ha schivata per un pelo, anche se mi ha preso nella parte posteriore destra e su uno degli specchietti», afferma Federica Cerasoli, alla guida della prima macchina che sopraggiungeva in direzione contraria. «Poi, dallo specchietto retrovisore, l’ho vista carambolare di nuovo sulla carreggiata fino a schiantarsi».
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