Avezzano

Uccisione orsa Amarena: 50 associazioni si costituiscono parte civile

24 Giugno 2025

Sit in degli animalisti davanti al tribunale di Avezzano. Rinvio al 18 luglio: si deciderà se Andrea Leombruni andrà o meno a giudizio

AVEZZANO. Sono 50 le associazioni che hanno chiesto di costituirsi come parte civile nell'udienza pre-dibattimentale sull'uccisione dell'orsa Amarena. La richiesta è arrivata questa mattina davanti al giudice del Tribunale di Avezzano che si è riservato sulle eccezioni preliminari e ha aggiornato l'udienza al prossimo 18 luglio, giorno in cui deciderà sulle singole richieste e stabilire se l'imputato, il 57enne Andrea Leombruni, andrà o meno a giudizio. A chiedere di costituirsi parte civile sono state anche la Regione Abruzzo e il Comune di Villalago.

In concomitanza con l'udienza, le associazioni animaliste hanno tenuto un sit-in all'esterno del Tribunale.

Il 57enne era finito davanti al gup lo scorso dicembre, ma gli atti erano tornati in procura per un vizio procedurale: il reato, infatti, non era di competenza del giudice per le udienze preliminari, ma del giudice monocratico. L'uomo è accusato di uccisione di animale e di aver agito con l'aggravante della crudeltà, data dall'assenza di una valida motivazione.

L'orsa Amarena, uno dei simboli del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise (Pnalm), fu uccisa a fucilate nella notte del 31 agosto 2023 alla periferia di San Benedetto dei Marsi. L'autore del reato era stato subito identificato. La perizia balistica sul fucile, disposta dalla procura, aveva confermato come il 57enne aveva sparato per uccidere, non per errore o per spaventare l'animale.

"Abbiamo ritenuto doveroso essere presenti in aula e chiedere di costituirci parte civile in questo processo - ha dichiarato Michele Pezone, responsabile Diritti Animali di LNDC -. L'uccisione dell'orsa Amarena rappresenta un atto gravissimo che va oltre la singola vicenda: è il sintomo di una cultura ancora troppo ostile verso la fauna selvatica."