Comunicato Stampa: Cambiamento climatico e microplastiche all’esame della Commissione ENVE a Bruxelles

(Arv) Venezia 24 giu. 2025- Si è svolta in mattinata, a Bruxelles, la 4ª seduta della Commissione ENVE (Ambiente, cambiamenti climatici ed energia) del Comitato europeo delle Regioni. All’ordine del giorno, l’adozione di due progetti di parere, uno sulla promozione della biodiversità e uno sulla transizione energetica. Il Presidente del Consiglio regionale del VenetoRoberto Ciambettiè intervenuto nel dibattito sull’adattamento ai cambiamenti climatici, sottolineando come ci sia bisogno di un approccio pragmatico che ponga in equilibrio gli obiettivi e le misure realistiche per raggiungerli. “Pur riconoscendo che diverse regioni in Europa sono vulnerabili agli eventi atmosferici più estremi, dobbiamo evitare eccessivi allarmismi, riconoscere la capacità di resilienza ed adattamento dei nostri territori, ragionare in termini di investimenti e infrastrutture, rafforzare le reti energetiche e far sì che settori chiave come l'agricoltura e il manifatturiero possano continuare ad operare. Ad esempio lo scorso 20 Maggio ho portato la Commissione Nat in visita al MOSE a Venezia, un sistema di difesa e resilienza che unisce innovazione, attenzione all’ambiente e adattabilità delle infrastrutture. E’ anche la prova pratica di come autorità locali e regionali siano in prima linea nella difesa dell'eredità ambientale dei propri territori attraverso programmazione e messa a punto di infrastrutture più idonee”, ha affermato Ciambetti. Nel corso della seduta della Commissione, c’è stata anche l’occasione per un aggiornamento in merito al parere sull’inquinamento da microplastiche del quale il Presidente Ciambetti è stato relatore. Nei mesi scorsi infatti è stato raggiunto un accordo provvisorio tra il Parlamento europeo e il Consiglio UE sulla proposta della Commissione UE di regolamentare e prevenire l'inquinamento da microplastiche causato dai pellet di plastica. “L’accordo include alcuni elementi in linea col nostro parere, in particolare l’obiettivo di azzerare la dispersione di pellet con benefici per l’ambiente ma anche per le aziende di produzione e trasformazione dei materiali nonché per i servizi di trasporto e logistica. Si fa riferimento, inoltre, alle sfide cui devono far fronte comunità costiere e settori di pesca, agricoltura e turismo, riconoscendo l’importanza della sicurezza delle acque. Per quanto riguarda il trasporto marittimo, ci sono dei concreti sviluppi positivi, come ad esempio il fatto che i vettori di paesi terzi dovranno designare un rappresentante autorizzato nell’UE e la definizione di obblighi per il trasporto di pellet di plastica via mare (mediante container), secondo gli orientamenti dell’Organizzazione marittima internazionale. Infine, la data di applicazione dell’aggiornamento normativo è stata ritardata di sei mesi, dando più tempo per adattarsi, anche in conseguenza delle crisi economiche locali e della situazione internazionale. Complessivamente, quindi, si tratta di un risultato soddisfacente ma ulteriormente migliorabile: continueremo quindi ad adoperarci affinché si continui a lavorare in questo senso sia a livello comunitario quanto da parte degli stati nazionali”, ha concluso Ciambetti.
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