Udc e Psi allo scoperto prove tecniche di alleanza

Appello alle forze laiche, cattoliche e riformiste: contrastiamo l’anti politica Il Pd pronto al congresso. E intanto “Sulmona bene comune”raccoglie consensi

SULMONA. Prove tecniche di alleanze politiche in vista delle elezioni comunali del 2013. Nonostante la canicola estiva, l’attività dei partiti è frenetica e foriera anche di strategie comuni ritenute, fino a qualche tempo fa, forse improbabili. A uscire allo scoperto, con un documento congiunto, sono Udc e Psi che chiamano a raccolta le forze laiche, cattoliche e riformiste per contrastare la dilagante anti-politica e la linea impartita dall’amministrazione di centro-destra, che, con il sindaco Fabio Federico (Pdl), guida il Comune dal 2008. Tra alti e bassi e se non ci saranno clamorosi colpi di scena, l’attuale amministrazione, dopo i due commissariamenti consecutivi delle precedenti amministrazioni comunali, dovrebbe arrivare al scadenza naturale del mandato, ovvero la prossima primavera.

E, intanto, nelle segreterie dei partiti, la campagna elettorale è in preparazione e, su questo fronte, si annuncia un autunno caldo. La prima mossa è, quindi, di Udc e Psi. «In questo clima di confusione e disgregazione politica» scrivono in una nota congiunta i due partiti «Udc e Psi hanno sentito l’esigenza di incontrarsi per discutere delle oramai imminenti elezioni amministrative, delle scelte strategiche su cui la città di Sulmona dovrà investire per il futuro e del percorso per la ricerca di un’ampia convergenza su un progetto di rilancio serio e concreto».

Presupposti fanno presagire una convergenza di programmi e candidati. Nei mesi scorsi, con il passaggio del consigliere comunale Luigi Rapone (Udc) tra i banchi dell’opposizione e un progressivo allontanamento del partito dalla linea intrapresa dal centro-destra, la situazione non stupisce più di tanto. «Da questi incontri» riprendono i due partiti «è emerso che le forze cattoliche, laiche e riformiste, che già nel passato hanno dato prova di affidabilità per la crescita del nostro territorio, hanno l’obbligo, in questi momenti di estrema difficoltà» sottolineano «di tornare a stare insieme per condividere un percorso amministrativo comune. Sulmona ha bisogno di solidi punti di riferimento, di alleanze che sappiano coniugare l’esperienza con l’entusiasmo dei giovani per permettere quel cambio di rotta che oramai tutta la cittadinanza, da tempo, auspica».

Udc e Psi intendono lavorare non soltanto per tessere nuove alleanze politiche, ma anche per avviare una nuova fase politica che coinvolga direttamente cittadini e imprenditori. «L’Udc e il Psi» aggiungono «apriranno un confronto con tutte le forze politiche moderate, con le categorie sociali e produttive, con i movimenti civici, il mondo dell’associazionismo e della società civile. É venuto il momento» continuano Udc e Psi «di costruire un progetto amministrativo credibile ed aperto alla partecipazione spontanea. E' venuto il momento di porre le basi della nuova Sulmona, non c’è più tempo da perdere».

In questo contesto di rinnovata unione, resta da valutare la scelta che farà il Pd. Il partito, infatti, è a un bivio. Nelle prossime settimane, è in programma il congresso che dovrà scegliere il nuovo segretario e il nuovo direttivo, ma non mancano i veleni. Dopo mesi di ostracismo e silenzi, una folta parte di iscritti, oltre 150, ha contestato apertamente l'attuale segretario peligno Andrea Catena, auspicando «la fine di questa fase di transizione del partito». In altre parole, il Pd cittadino è spaccato e, se non si correrà ai ripari, il rischio è che, nella prossima campagna elettorale, il partito rischia di non essere il riferimento del centro-sinistra e dellìopposizione all’attuale amministrazione. I cosiddetti dissidenti, infatti, hanno più volte sottolineato la pericolosità dell’isolamento in cui è precipitato il Pd, lacerato da lotte intestine e malcelati personalismi.

Nei mesi scorsi, molti iscritti hanno sollecitato un’assemblea cittadina per fare il punto della situazione, ma il confronto non è mai avvenuto e, progressivamente, alcuni sono stati allontanati dal partito e sollevati dagli incarichi. Infine, mentre fervono i preparativi per la campagna elettorale 2013, non è da sottovalutare la crescita del movimento “Sulmona bene comune”, che, in poche settimane, ha raccolto parecchi consensi e potrebbe dare filo da torcere ai partiti tradizionali.

Chiara Buccini

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