«Un consiglio dei ministri all’Aquila»

L’invito a Berlusconi di Cialente ancora sotto attacco da chi lo vuole mandare a casa.

L’AQUILA. «Un nuovo consiglio dei Ministri all’Aquila preceduto da un sopralluogo nella zona rossa». E’ la richiesta a Silvio Berlusconi del sindaco Massimo Cialente, contenuta in una lunga lettera inviata al premier, e resa nota ieri in consiglio comunale.
«Come lei ricorderà io la ringraziai», è scritto nella lettera inviata a Berlusconi, «perché il governo venne all’Aquila per impostare la legge a sostegno del capoluogo e comuni terremotati. Riterrei utile che il governo facesse il punto in una seduta del consiglio dei ministri da tenersi di nuovo qui. Sarebbe il momento per analizzare a fondo e valorizzare quanto è stato compiuto, ma nel contempo sarebbe anche proficua per prendere coscienza, da parte di tutti i Ministri di quanto sia ancora necessario fare».

Ma ieri, nel corso del consiglio nel quale sono stati presentati i nuovi tre consiglieri (Ali Salem, Fabio Ranieri e Salvatore Placidi), non sono mancati motivi di scontro.
Comunque i consiglieri che chiedono la sfiducia di Cialente, qualcosa l’hanno ottenuta. Infatti è stato deciso di inviare gli atti alla procura, approvando una mozione presentata da Francesco Valentini (Pd), riguardanti la discussa autorizzazione a villaggio turistico per «I platani» tra Sant’Elia e Bazzano, dove, dovrebbero essere collocati alcuni Moduli abitativi removibili (Mar). Ma il sindaco ha anche assicurato che sarà sporta una denuncia per presunti abusi edilizi circa la nuova galleria commerciale in via Vicentini da poco aperta.

Ma nonostante questo il partito della sfiducia non molla. «Noi da tempo siamo su posizioni critiche rispetto alla guida del sindaco» ha detto il consigliere Enrico Perilli (Prc), «e abbiamo posto delle questioni alle quali non risponde. Lo critichiamo per la sua posizione acritica verso il governo e Bertolaso. Questo vuole dire avere accettato un commissariamento di fatto. A quel punto vale la pena di andare alle urne. Se si accetta questo poi è troppo tardi per protestare come è avvenuto sulle tasse. Potrei parlare anche delle assegnazione delle case che vengono firmate dal sindaco ma nessuno in Comune ha accesso alle graduatorie. Per i Mar, lo ripeto, c’è un appalto da 40 milioni e non si capisce perchè non si fanno più espropri ma si danno questi soldi ai privati.

E non va bene che gli atti dei Mar sono stati mandati a procura, corte dei conti e prefetto ma non al consiglio comunale». «Il sindaco» ha aggiunto Luigi D’Eramo, (La Destra), «non è stato in grado di mettere in campo un progetto di rilancio coinvolgendo le forze politiche. Sta di fatto che il sindaco ignora giunta e consiglio. Sulla sfiducia, ovviamente, ci stiamo lavorando, ed è opportuno che la città torni alle urne». Molti gli interventi, quasi tutti durissimi e volti a evidenziare le lacune dell’operato del primo cittadino. «Ha bistrattato il consiglio e lo ha delegittimato, ha urlato Enzo Lombardi (Fi) che ha tacciato la macchina amministrativa di inefficienza assoluta.

Critico anche Enrico Verini (Liberaldemocratici) che ha scagliato strali sulla nuova giunta che, a suo dire, nulla aggiunge, a quella precedente.
Non è mancata la nota di colore. Il consigliere Emanuele Imprudente (Mpa), stizzito perchè durante il suo intervento alcuni consiglieri si erano allontanati, si è seduto sul posto lasciato libero momentaneamente da Cialente. Proteste, infine, per i Map di Bagno e Monticchio. Il presidente della circoscrizione, Pasqualino Giancola, lamenta ritardi per i colloqui e assegnazioni in una nota al sindaco. Oggi assegnazione dai Map a Casentino.