Un giorno con il grembiule al fianco di chi soffre

21 Dicembre 2012

Quattro studentesse del Liceo Classico alla mensa Caritas di Avezzano «I volontari sacrificano la loro vita e il lavoro per puro altruismo»

AVEZZANO. L'operato della Caritas parrocchiale continua ogni anno all'insegna del coinvolgimento della comunità per realizzare la testimonianza della carità nel territorio aquilano. Ricerca le forme di povertà e di bisogno, ne prende coscienza e se ne fa carico quotidianamente. Sensibilizza inoltre tutti i fedeli della Parrocchia al dovere della giustizia, in particolare i giovani, le famiglie, la scuola e anche il mondo del lavoro.

In una domenica prenatalizia, noi studentesse del Liceo Classico Alessandro Torlonia, abbiamo chiesto di vivere in prima persona l’esperienza di servire alla mensa parrocchiale diretta da don Ennio Tarola. Accompagnate dalla responsabile Costanza Di Giuseppe e con l'importante presenza di Gino Cianfarani, sempre pronto a prendersi carico anche delle situazioni più difficoltose, siamo entrate in contatto con una realtà che conoscevamo solo per sentito dire.

Alle 12, apparecchiata la tavola e preparato il pranzo da un gruppo di volontari della zona, una trentina di bisognosi tra senza tetto, extracomunitari e anziani in difficoltà, è stata stata accolta dopo aver consegnato il ticket di prenotazione ritirato nella prima mattinata.

Tra una portata e l'altra abbiamo osservato i meccanismi di interrelazione fra i commensali e i volontari, che si dimostrano interessati ai loro problemi materiali e morali.

Non sono mancate scene di disordine, che indiscutibilmente hanno movimentato la mattinata. La cosa più sorprendente è stata l'instancabile dedizione dei parrocchiani, protesi alla creazione di un clima solidale con l'intento di formare una sorta di grande famiglia.

Sono circa 150 che ogni giorno, a turno si rendono disponibili per qualsiasi attività necessaria: cucinare, pulire, riordinare o semplicemente regalare un sorriso. Oltre alla prima colazione e al pranzo si mettono a disposizione vestiti e servizi igienici (le docce esclusivamente il mercoledì). Ogni giorno aumenta il numero di pensionati che non riescono a sbarcare il lunario e, cosa inaspettata, anche di padri di famiglia per i quali risulta imbarazzante l’idea di trovarsi in una tale situazione. Il personale, però, pensa anche a questo!

Sono infatti messi a disposizione pasti d’asporto per chi non volesse usufruire della mensa. Prova lampante della crisi economica ormai sulla bocca di tutti, che ha investito molti Paesi europei e che sta portando alla nascita di una nuova e rilevante classe di poveri.

Questa difficile situazione è visibile anche nella dispensa della Caritas: i viveri a disposizione diminuiscono di anno in anno. Fortunatamente alcune attività locali (Pasta all’uovo “La Fraiola”, Surbigel, Coop Centro Italia e Vapoforno di Ornella Maurizi) si rendono disponibili a rifornire la mensa parrocchiale.

Ci siamo sentite come delle "special guest", salutate con un ringraziamento e un invito a tornare e a coinvolgere quanti più ragazzi possibile, amici o compagni di scuola. L'obiettivo è infatti quello di creare un giovane esercito armato di forza di volontà, pazienza e amore, quegli ingredienti indispensabili per dare quell'aiuto che molti disperatamente chiedono. Siamo pronti ad offrirlo?

Nicole De Angelis, Maria Teresa Maccallini, Francesca Giannini, Irene Vitale

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