Gran Sasso

Un mese in cerca di Karol Brozek: soccorritori ancora in alta quota

21 Dicembre 2025

Nuovi tentativi a 2.800 metri. I droni dei vigili del fuoco hanno sorvolato la montagna, ma senza esito. La sorella Diana lancia un appello attraverso i microfoni di “Chi l’ha visto?” e spera nel miracolo

L’AQUILA. Un mese senza Karol Brozek, il 44enne di origini polacche disperso tra le vette del Gran Sasso insieme al cane Kraken. Ieri, nuova battuta di ricerche da parte degli uomini del Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico (Cnsas) e di quelli del Soccorso alpino della Guardia di finanza (Sagf), che hanno operato ancora una volta intorno ai 2.800 metri di altitudine nell’area della Valle dell’Inferno, forti del sostegno aereo dei vigili del fuoco dell’Aquila, con i droni di questi ultimi che hanno sorvolato più volte l’area approfittando del cielo limpido. Anche se di Karol Brozek, così come del suo fidato cane, ancora nessuna traccia.

Diana Brozek, la sorella dell’escursionista, intanto, non si rassegna, e in un recente appello andato in onda nell’ultima puntata del programma “Chi l’ha visto?”, ha invitato i soccorritori a non fermarsi. Sulle pagine del Centro aveva poi dichiarato di considerare un autentico miracolo il ritrovamento di Pirat, l’altro cane svanito nel nulla insieme al padrone e poi ritrovato, a distanza di settimane, malnutrito, ma vivo. Cosa che l’avrebbe persuasa di riuscire a riabbracciare un giorno anche suo fratello, se solo si riuscisse a trovarlo in quella distesa nevosa a strapiombo che è il Gran Sasso in questo periodo.

La scomparsa del 44enne ha assunto subito i tratti di un vero e proprio giallo, nato dalla segnalazione di un camper posteggiato da giorni nel piazzale di Campo Imperatore, senza che nessuno vi entrasse né scendesse.

Quindi l’irruzione da parte dei carabinieri di Assergi, che scoprono come quest’ultimo fosse stato noleggiato un mese prima in Polonia. Dal contratto di noleggio rinvenuto sul mezzo l’individuazione delle generalità del conducente. A seguire, l’analisi, a ritroso, delle immagini catturate dalle telecamere sul piazzale. Fino a quelle del 19 novembre, quando l’uomo viene immortalato mentre si allontana dal mezzo con i suoi due cani. Poi il nulla, ad eccezione di un paio di segnali gps partiti dall’orologio del 44enne, e il ritrovamento di uno dei due cani, che ha riacceso le speranze in un miracolo da parte dei familiari di Karol.

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