Un miliardo di euro per L’Aquila, Cialente va da Saccomanni

Incontro tra il sindaco e il ministro per discutere delle risorse per la ricostruzione, di tasse e zona franca: “La città adesso guarda avanti”

L’AQUILA

Il sindaco Massimo Cialente ha annunciato, questa mattina, che il prossimo 14 febbraio sarà a Roma dal ministro Saccomanni per parlare del «miliardo di euro di cui ha parlato il ministro Trigilia in Parlamento e che serve per la nostra ricostruzione». Cialente lo ha detto in consiglio comunale, durante il quale ha riepilogato le ultime vicende aquilane, approfondendo temi sulle inchieste giudiziarie e spiegando che «L'Aquila adesso guarda avanti».

«Chiederemo, tra le altre cose, di chiarire la vicenda delle tasse e quella della zona franca». Il primo cittadino ha anche ripercorso la sua vicenda personale delle dimissioni, poi ritirate, al fine di rimarcare le difficoltà nel riconoscimento dei fondi. «Proprio mentre il Comune era impegnato - ha dichiarato Cialente - in una battaglia per ottenere i fondi, ai primi di gennaio, a seguito di un'indagine che vede coinvolto il vice sindaco, raggiunto da avviso di garanzia e subito dimessosi, si è scatenata una campagna mediatica durissima. A questo punto il ministro Carlo Trigilia, con delega alla Ricostruzione, ha dichiarato alla stampa che non avrebbe accettato più richieste di finanziamenti dal Comune e dal sindaco dell'Aquila. Mi sono dimesso pensando che, se avessi lasciato che tutto si scaricasse su di me, la città sarebbe stata risparmiata».

«Quando però, anche a causa degli attacchi della stampa nazionale, ho capito che il mio gesto era stato inutile - ha proseguito Cialente - ho sentito il dovere di riprendere il mio posto a guida e tutela della città. Occorreva, però, una figura autorevole, che tutelasse, agli occhi della città e del Paese, l'immagine della città rispetto agli attacchi e ai sospetti di cui era stata artatamente fatta oggetto. Per questa ragione è stato scelto nel ruolo di vice sindaco un ex magistrato autorevole come Nicola Trifuoggi».

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