Un secolo fa nasceva Lorenzo Natali: una vita nella politica 

Fu un protagonista dell’Abruzzo nel secondo Dopoguerra Giovane antifascista, più volte ministro, infine in Europa

L’AQUILA. Cento anni fa, il 2 ottobre 1922, a Firenze, nasceva Lorenzo Natali, politico della Democrazia cristiana, uno dei protagonisti dell’Abruzzo del secondo Dopoguerra insieme a Giuseppe Spataro (Vasto 1897-Roma 1979) e a Remo Gaspari (Gissi 1921-2011).
Negli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso, Gaspari e Natali guidarono la crescita economica e sociale dell’Abruzzo se pur da posizioni apparentemente diverse. Uno più radicato sulla costa (Gaspari) e l’altro più “vicino” alle cosiddette zone interne.
La loro fu una competizione a colpi di preferenze (all’epoca bisognava conquistarsele una per una).
I PRIMI ANNI
In un libro pubblicato nel 2009 in occasione dei 20 anni dalla morte, a cura di Giampiero Gramaglia, si racconta che «Lorenzo fu il primo di quattro figli. La sua famiglia s’era trasferita in Abruzzo dopo che il padre Giulio aveva vinto il concorso da primario all’ospedale dell’Aquila. La figura del padre, un antifascista sempre legatissimo alla famiglia e ai figli, influenzò moltissimo Lorenzo, rimasto orfano di madre a sette anni. Dopo avere conseguito la maturità classica al liceo Cotugno dell’Aquila, Lorenzo studiò legge a Firenze e durante la guerra, nella clandestinità, fu responsabile di gruppi giovanili delle organizzazioni cattoliche e dei movimenti giovanili della Dc aquilana, prima di arruolarsi come volontario nel Corpo di Liberazione italiano. A fianco degli Alleati combattè per liberare l’Italia dal nazi-fascismo. Il 17 luglio 1944 nelle Marche venne trafitto da una baionetta al braccio sinistro e colpito alla gamba sinistra e al piede destro».
IL POLITICO
Nel secondo dopoguerra fu segretario provinciale della Dc e assessore al Comune dell’Aquila. Si candidò alle elezioni politiche del 1948, fu il primo dei non eletti e nel 1950, a soli 28 anni, subentrò a un deputato deceduto.
Da allora la sua carriera politica fu tutta un crescendo.
Natali fu legato politicamente ad Amintore Fanfani e fu punto di riferimento della Coldiretti.
LE PREFERENZE
Giuseppe Spataro nelle elezioni del 1953 ottenne 120.000 preferenze. Alle sue spalle Gaspari ne ebbe 30.000 e Natali 28.000. Nelle elezioni politiche del 1958 le distanze si accorciarono: Spataro ottenne 105. 667 preferenze, Natali 82.450 e Gaspari 43.079. Nel 1963 Gaspari ottenne 98.130 preferenze, mentre Natali gli arrivò a un soffio con 95.454 preferenze.
GOVERNO
Nel 1955 Natali fu nominato sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri per la stampa e l’informazione. Poi ricoprì le cariche di sottosegretario al ministero delle Finanze (governo Zoli e Fanfani II) e al ministero del Tesoro (governo Tambroni, governo Fanfani III, governo Fanfani IV, governo Leone I e governo Moro I). Nel 1966 fu nominato per la prima volta ministro ed entrò a far parte del governo Moro III come ministro della Marina mercantile. In seguito fu ministro dei Lavori pubblici nei governi Leone II e Rumor II, ministro del Turismo e dello Spettacolo nel governo Rumor I e ministro dell’Agricoltura nei governi Rumor III, Colombo, Andreotti I e II.
IN EUROPA
Nel 1976 Natali fu indicato dal governo italiano come membro della commissione delle Comunità europee. Entrò in carica nel gennaio 1977 come vicepresidente della commissione e commissario per l’energia e l’ambiente nell'ambito della Commissione Jenkins. Tra il 1981 e il 1985 fu vicepresidente e commissario per le politiche mediterranee nella Commissione Thorn e dal 1985 al 1988 fu vicepresidente vicario e commissario per la cooperazione e lo sviluppo nella Commissione Delors I.