Un sit-in per il diritto ai servizi sanitari

31 Ottobre 2024

Sindacalisti e comitati all’Emiciclo per dire stop all’assenza di guardie mediche e operatori del 118 in Alto Sangro

PESCASSEROLI. Davanti alla sede del consiglio regionale per difendere la sanità provinciale, i diritti del personale e di tutta la comunità. La carovana dei diritti della Cgil, che nei giorni scorsi ha attraversato l’intero territoriale provinciale, è arrivata all’Emiciclo, dove si è riunita la commissione regionale sanità. Con bandiere, striscioni e magliette a tema, i sindacalisti hanno tenuto un sit-in prima di essere ricevuti in Regione, assieme al comitato cittadini e territorio del Ponte Giovenco e ai membri dell’Osservatorio sulla sanità dell’Alto Sangro. Sul tavolo della commissione sono state affrontate le problematiche della sanità altosangrina. Cittadini e turisti da oltre tre anni incontrano difficoltà perché privati dei servizi sanitari essenziali «a causa del continuo e sistematico ridimensionamento della guardia medica di Pescasseroli, della mancanza del medico di servizio di emergenza-urgenza del 118 e dell’assenza del servizio di guardia medica turistica», ricorda Francesco Marrelli della Fp Cgil.
«Siamo andati a rappresentare le difficoltà che i pazienti incontrano per salvaguardare la propria salute», sottolinea l’Osservatorio, ricordando anche «le lunghissime liste di attesa per ottenere una visita o un esame specialistico. In un’area come l’Alto Sangro, «il servizio sanitario di emergenza e assistenza dovrebbe essere robusto e ben strutturato». In commissione è arrivato anche il nodo delle assunzioni, in particolare degli operatori socio sanitari che restano in attesa di chiamata da parte della Asl.
Secondo la Cgil è necessario aggiornare il piano di fabbisogno di personale, prevedendo «un aumento delle risorse umane necessarie e lo scorrimento della graduatoria attualmente vigente che, come confermato dalla Asl, sarà valida fino ad aprile 2026». Graduatoria dalla quale l’azienda sanitaria ha dichiarato di voler attingere a copertura dei posti vacanti anche per garantire continuità assistenziale e implementazione dei servizi in vista dell’attivazione delle case e ospedali di comunità.
Intanto ieri la protesta è scattata anche ad Introdacqua per il pensionamento del medico di base. «Dalla Asl ci hanno riferito che sarà indetto un nuovo avviso a marzo 2025 per assegnare il medico, però, solo a giugno. Ciò vuol dire che staremo senza per diversi mesi», denuncia il sindaco Cristian Colasante, che ha tenuto un’assemblea pubblica per informare la popolazione, avvisando i cittadini che oggi sarà l’ultimi giorno di lavoro per la dottoressa Marcella Pantaleo.
«Stiamo studiando delle soluzioni alternative, come ad esempio far venire un medico per due volte a settimana, per non lasciare senza assistenza le persone fragili e anziane», conclude il primo cittadino che ha chiesto un intervento urgente alla Asl. (a.d.a.)
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