Università, gli studenti accusano

Ecco tutte le emergenze secondo l’Udu: ritorno delle tasse d’iscrizione, Tasi e servizi molto carenti

L’AQUILA. «Politiche restrittive e disincentivanti potrebbero portare a un calo drastico del numero degli studenti dell’Ateneo aquilano, con una diminuzione di oltre il 30% delle immatricolazioni che l’anno scorso erano più di 8mila e quest’anno rischiano di scendere a quota 6mila». A lanciare l’allarme è stata la presidente del consiglio studentesco dell’università Arianna Fiorenza, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico, che si è svolta martedì scorso. In un lungo discorso, la rappresentante dell’Unione degli universitari ha toccato numerose problematiche dell’Ateneo che avrebbero determinato il crollo delle iscrizioni: dalle tasse, ai numeri programmati, all’introduzione della Tasi (tassa sui servizi indivisibili) anche per gli affittuari, alla carenza di mense e trasporti. Ma non solo. Ecco alcuni dei temi principali.

ISCRIZIONI. «Le immatricolazioni e le iscrizioni ai vari corsi di laurea per quest’anno accademico sono state anticipate e si dovrebbero chiudere domani anziché a fine novembre», hanno spiegato gli studenti. «Ad oggi, il dato è decisamente allarmante. Saremmo infatti a meno del 50% degli iscritti dello scorso anno, quando il totale era di circa 26mila studenti. Certo è possibile che tra le altre cause incida anche questo anticipo della scadenza delle iscrizioni, se è così forse vale la pena ragionare su una proroga delle stesse. Ma se c’è un dato che è davvero preoccupante è quello delle immatricolazioni; infatti al momento è già inferiore di oltre il 20% rispetto alle immatricolazioni nella stessa data del precedente anno (si è passati da 3600 a 2900). Inoltre il grosso delle immatricolazioni ritardatarie lo scorso anno era relativo a corsi che oggi sono a numero chiuso e sui quali, quindi, le immatricolazioni sono chiuse. Stiamo andando, in sostanza, verso un -30% di immatricolati».

CAMPUS DI COPPITO. Tra le note dolenti, secondo gli studenti, quella della struttura polifunzionale di Coppito. «Non solo è ancora scandalosamente in rovina, ma non è neanche dato sapere quando sarà finanziato un progetto esecutivo, quando sarà cantierato, quando si potrà uscire da mense e bar ancora nei container».

EX SAN SALVATORE. Molte le problematiche che riguardano anche il polo centrale. «Non è fornito di alcun servizio di ristorazione: nessuna struttura definitiva è ancora progettata e programmata nel centro storico» ha detto Fiorenza. «Vogliamo che l’Ateneo condivida con l’Adsu e la Regione uno spazio interno all’area dell’ex San Salvatore ancora da recuperare, per una struttura in grado di offrire servizi agli studenti».

MENSE. Sulla questione l’Udu teme «un fortissimo ridimensionamento» ed è pronto a manifestazioni clamorose. «Nell’ultimo cda si è delineata l’idea che le mense possano somministrare solo il cosiddetto pasto ridotto, banalmente per ridurre la base d’asta del prossimo capitolato d’appalto delle mense», ha spiegato la presidente. «Se le cose non cambieranno gli studenti a novembre occuperanno tutte le mense».

CAMPOMIZZI. «Ancora nessuna certezza esiste sul futuro della residenza», hanno scritto gli studenti. «Non è accettabile che su una questione così importante si vada avanti con comunicati stampa».

TASI. «A gravare sulle spalle degli studenti è arrivata da quest’anno anche la Tasi, tassa che il Comune ha deciso di riversare per il 30% sulle spalle degli affittuari, dunque anche degli studenti fuorisede», ha detto Fiorenza. «Lo stesso regolamento comunale non affronta, però, i problemi di fronte ai quali si sono trovati i ragazzi».

Michela Corridore

©RIPRODUZIONE RISERVATA