Università, per gli studenti pochi servizi e tante tasse

Pezzopane e Legnini propongono una mappa sugli obiettivi strategici tra le priorità da affrontare spicca il problema della mancanza di alloggi

L’AQUILA. Le università abruzzesi fanno i conti con la crisi e la carenza di risorse, in un contesto nazionale che in dieci anni ha perso qualcosa come 58mila studenti. Da qui la necessità di concordare una mappa degli obiettivi futuri, un percorso condiviso da tutte le realtà regionali. La proposta arriva da Stefania Pezzopane e Giovan ni Legnini, capilista del Partito democratico, rispettivamente al Senato e alla Camera che ieri, al Magione Papale, hanno incontrato i rettori delle tre università abruzzesi Ferdinan do di Orio (L’Aquila), Carmi ne Di Ilio (Chieti-Pescara) e Luciano D’Amico (Teramo).

I TEMI. Uno dei nodi è quello legato ai tagli delle borse di studio operati dalla Regione Abruzzo. «I tre rettori ci hanno chiesto un intervento immediato per arginare i tagli, che persino il governo dei tecnici, con tanti professori coinvolti, ha inferto all’Università», ha spiegato la Pezzopane. Tra le esigenze individuate c’è quella di migliorare i servizi agli studenti, tra cui la residenzialità, l’abbassamento delle tasse o dell’esenzione parziale di alcune imposte, per venire incontro alle fasce sociali più deboli, dell’ampliamento delle scuole dottorali e della possibilità di avviare una riflessione sulle politiche di integrazione fra le tre università. «Un percorso che è solo allo stadio iniziale», ha chiarito Legnini rispondendo in merito alla possibilità di un ateneo unico abruzzese.

GLI ISCRITTI. Naturalmente, il problema più immediato è quello relativo alle immatricolazioni, in un momento in cui sono in calo le iscrizioni in due università su tre: quelle di Chieti-Pescara e Teramo, vanno giù, resta su l’università dell’Aquila. All’ateneo D’Annunzio si parla di un’emorragia di giovani neo diplomati. A Teramo il calo è più consistente. In 10 anni il numero di iscritti complessivo è passato da 9.665 a 8.026.

Il dato dell’Aquila è in controtendenza con 27mila iscritti per l'anno accademico 2012-13, contro i 25.500 dell'anno precedente. «Naturalmente», ammette la Pezzopane, «c’è da considerare l’esenzione per le tasse fino al prossimo anno. Dal punto di vista logistico, comunque, la città riesce a offrire molti più appartamenti rispetto a prima del terremoto, grazie alla caserma Campomizzi. Per il futuro, invece, stiamo studiando la possibilità di utilizzare una percentuale degli alloggi nei progetti Case di Sant’Antonio, Coppito, Sant’Elia e Bazzano, contando sul fatto che la ricostruzione nelle periferie consentirà a molta gente di rientrare». «L’impegno del Pd», ha concluso Legnini, «è quello di scrivere nei primi mesi della prossima legislatura, un libro bianco toccando le principali tematiche dell’università».

Fabio Iuliano

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