VERONA

Vigile del fuoco vittima del dovere: si è ammalato con l'amianto del terremoto dell'Aquila

Sentenza del tribunale che condanna il Ministero e riconosce la presenza di materiale cancerogeno nelle macerie del sisma 

L'AQUILA. Il giudice del lavoro del tribunale di Verona ha condannato il Ministero dell’Interno a riconoscere P.N., vigile esperto del Comando di Verona, vittima del dovere, in seguito all'esposizione ad amianto e altri cancerogeni avvenuta durante il terremoto dell'Aquila del 2009.

Durante il procedimento, fa sapere l'Osservatorio nazionale amianto, è stato accertato che nel 2012 l'uomo ha contratto il linfoma non Hodgkin, che gli ha procurato un danno biologico pari al 25%, dopo aver svolto una missione urgente per mettere in sicurezza le macerie con una massiccia esposizione ad amianto.

Il Ministero, nonostante la prova del rischio, anche dell’assenza di dispositivi di protezione adeguati, aveva negato il diritto al riconoscimento ma il giudice ha accertato l’esistenza del “nesso causale tra la patologia riscontrata e l’attività lavorativa svolta”, e ha riconosciuto al vigile esposto lo status di vittima del dovere, condannando il Ministero alla corresponsione dei benefici spettanti.

“Quella del tribunale di Verona è una sentenza importante perché costituisce la prova che la presenza di amianto nelle macerie del terremoto dell’Aquila e le attività di soccorso eseguite senza protezione hanno causato ai vigili del fuoco intervenuti una preoccupante condizione di rischio", commenta l'avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio nazionale amianto.

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