CERIMONIA A PRATOLA

Villa comunale intitolata alla Brigata Majella

PRATOLA PELIGNA. Nel giardino pubblico di Pratola Peligna si respira aria di pace e libertà. Per questo è stato dedicato al gruppo patrioti della Brigata Majella che hanno combattuto per liberare l’It...

PRATOLA PELIGNA. Nel giardino pubblico di Pratola Peligna si respira aria di pace e libertà. Per questo è stato dedicato al gruppo patrioti della Brigata Majella che hanno combattuto per liberare l’Italia e dare serenità alle future generazioni. L’intitolazione si è svolta alla presenza di una folla venuta a rendere omaggio alla gloriosa formazione partigiana, attiva tra il 1943 e il 1945 e guidata dal comandante Ettore Troilo. La scelta del vasto giardino, tra i più frequentati e amati dalle famiglie di Pratola, è stata voluta dall’amministrazione comunale. «Sono abituato a parlare in pubblico, ma questa volta sono davvero emozionato», ha detto il sindaco Antonio De Crescentiis, tra i fautori dell’iniziativa. «Guardare negli occhi gli uomini che giovanissimi si sono armati per combattere contro i nazifascisti è una vera emozione degna del maggior rispetto possibile. A loro dedichiamo questo luogo importante del nostro comune per mantenere alti i valori della Resistenza». Nelle parole del sindaco anche un ringraziamento all’ex primo cittadino Panfilo Petrella, scomparso qualche anno fa e che si era impegnato per far avere un riconoscimento alla storia della Resistenza di Pratola. «Soddisfazione per l’inaugurazione e impegno continuo nei valori della libertà» è stato il senso del messaggio di Carlo Troilo, figlio del comandante della Brigata che non ha potuto essere presente alla cerimonia. «Sono stati 108 i pratolani che hanno animato la formazione partigiana», ha ricordato lo studioso Vincenzo Pizzoferrato. «Di questi, 5 rimasero uccisi mentre altri 7 furono feriti in combattimento. Con loro tanti altri giovani provenienti dai comuni limitrofi per una formazione unica a essere premiata con la medaglia d’oro al valore militare la cui storia, merita ancora di essere approfondita». Per questo, alla cerimonia, coordinata dal consigliere delegato alla Cultura Massimo Antonucci, erano presenti anche i sindaci Marco Moca di Raiano, Massimo Colangelo di Corfinio e Guido Angelilli di Pacentro.

Con loro anche il presidente della Fondazione Brigata Majella Nicola Mattoscio, Antonio Rullo, reduce e presidente dell’Associazione nazionale ex combattenti, Lucio Benfatto dell’istituto del Nastro Azzurro, l’ufficiale del plotone mitraglieri Gilberto Malvestuto, il combattente Raffaele Di Pietro, i ragazzi del polo scientifico tecnologico di Sulmona e don Renato Frappi. Tutti hanno dato vita a un corteo che si è snodato per giungere davanti alla targa commemorativa che è stata scoperta tra gli applausi.

Federico Cifani

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