Vincita milionaria al Superenalotto

Centrato l’unico «5 stella» in Italia. La tabaccaia: è un residente

PESCASSEROLI. La dea si è tolta le bende nel cuore del Parco nazionale, a Pescasseroli, e ha fatto ricco un giocatore del Superenalotto: 1.155.284,25 euro è la vincita centrata con un «5 stella» nella tabaccheria-alimentari-edicola da Claudia.
Il nuovo Paperone sarebbe un pescasserolese. Ne sono convinti la proprietaria del locale e il sindaco. «Ma non chiedetemi chi possa essere. Ho una clientela variegata: qui giocano casalinghe, giovani e anziani», afferma Claudia Di Nella, che gestisce la tabaccheria insiema al marito Luciano Tarquinio. La notizia della supervincita (una delle più alte mai realizzate in Abruzzo) è piombata all’ora di cena nella «capitale» del Parco e subito è rimbalzata di casa in casa.

La schedina - si tratterebbe di una giocata da pochi euro, ma solo oggi sarà possibile fare accertamenti - sarebbe stata giocata mercoledì mattina nella rivendita in via della Chiesa 71, a pochi passi dall’abbazia dei Santi Pietro e Paolo. La vincita è l’unica in Italia dell’estrazione di ieri (la numero 24) del Superenalotto. Non ci sono stati 6, né 5+. A Pescassseroli è stata indovinata la combinazione di cinque numeri, oltre al numero stella. «Hanno cominciato a squillare i telefoni», racconta la tabaccaia, «ma finora il vincitore non si è fatto vivo. Non sono ipocrita: spero si ricordi di me e mi faccia avere una piccola ricompensa. Sono quasi convinta si tratti di una persona del posto. Speriamo abbia bisogno di tutti questi soldi».

Nella rivendita, sette anni fa, ci fu una vincita da 48mila euro con un cinque al Superenalotto. Poi sono stati «pescati» quattro tagliandi da 10mila euro al Gratta e vinci. Ma mai la fortuna aveva schioccato un bacio di questa portata. Un anno fa la tabaccheria in via della Chiesa fu privata del terminale Sisal. La titolare se lo fece ridare nell’ottobre 2009, dopo tante battaglie. Un segno del destino. Eppure a Pescasseroli, per ora, non c’è voglia di festeggiare. La saracinesca della rivendita è rimasta chiusa. Nessun brindisi, nessun cartellone gigante a ricordo dell’evento. «Un po’ freddini, ma siamo contentissimi», sottolinea il sindaco Nunzio Finamore, «è stata una bellissima sorpresa. Nei giorni infrasettimanali ci sono pochi turisti. Quasi certamente il vincitore è di qui».