Vito Taccone dimenticato in città: firme per il restauro della statua

18 Novembre 2021

Rubata e danneggiata nel 2014, da anni si attende il restauro. Una petizione per sollecitare il Comune La scultrice Eleonora Morelli: «C’è un progetto di recupero, l’opera va collocata in piazza Cavour»

AVEZZANO. Parte una raccolta firme – cartacea e virtuale – per far tornare la statua di Vito Taccone in città. L’opera voluta dall’amministrazione Floris, e commissionata all’artista Bruno Morelli per celebrare il grande ciclista avezzanese, fu inaugurata nell’ottobre del 2012, rubata sul valico del Monte Salviano nella notte del 26 giugno 2014 e recuperata dalle forze dell’ordine due giorni dopo. Danneggiata seriamente. Un atto vile, condannato da molti, al quale sono seguiti molti proclami ma zero atti concreti. Sono passati sette anni e nonostante le proposte avanzate dall’artista alle varie amministrazioni che si sono succedute (Di Pangrazio, De Angelis e ancora Di Pangrazio) nulla è stato fatto. E la statua del Camoscio d’Abruzzo si trova ancora tra la polvere di uno scantinato del Comune.
IL PROGETTO
Servirebbero circa 15mila euro per ristrutturare l’opera che ritrae Taccone in sella alla sua bicicletta e creare un nuovo basamento da collocare in piazza Cavour, zona nei pressi della quale il ciclista era cresciuto. L’artista Morelli, molto rammaricato per questa situazione, ha delegato la figlia Eleonora a seguire l’iter e a fare in modo che tutta la città possa tornare ad ammirare la statua in bronzo che pesa circa 200 chili. Già nel 2017, l’allora sindaco Gabriele De Angelis, insieme all’artista Morelli e all’imprenditore Cristiano Taccone, figlio del compianto Vito, si accordarono per restaurare l’opera e spostarla dal valico di Monte Salviano, dove poteva essere nuovamente rubata o danneggiata, al centro dello spartitraffico di piazza Cavour. «L’intento di mio padre è sempre stato quello di riconsegnare l’opera alla città, come simbolo che il bene prevale sul male», ha sottolineato Eleonora Morelli, scultrice e restauratrice, «a nostro avviso deve essere sistemata in piazza Cavour e deve essere contestualizzata con il quartiere dove Taccone ha vissuto. Al momento, c’è un progetto su carta che prevede il cambio del piedistallo, la patinatura e altre piccole accortezze, come l’inserimento dei quattro medaglioni a testimonianza delle quattro gare leggendarie vinte consecutivamente al Giro d’Italia del 1963. Il furto e il conseguente atto vandalico sono stati un modo per buttare giù il ciclista e l’artista: non possiamo permettere che passi questo messaggio. Non si può dare la meglio ai vandali».
LA PETIZIONE
Sono stati tanti, nel corso degli ultimi anni, gli appelli rivolti sia dall’artista Morelli che dalla famiglia Taccone per far tornare l’opera che celebra il ciclista che tanto lustro ha dato ad Avezzano. Per questo, da qualche giorno, Nazzareno Di Matteo, imprenditore, sportivo ed ex amministratore, ed Eleonora Morelli, hanno avviato una petizione per chiedere al Comune di restaurare la statua. Si potrà firmare da Casmirri vini in piazza Cavour oppure su Change.org. Una volta raccolte, le firme saranno consegnate all’attuale amministrazione comunale. Con la speranza che sia la volta buona.
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