Zona rossa, ancora sciacalli

Un residente segnala: incursioni in diverse abitazioni

L’AQUILA. I controlli contro gli sciacalli ci sono ma non bastano. Qualche giorno fa, infatti, altre abitazioni sono state «visitate» ma la cosa che disturba ancora di più è che si tratta di incursioni fatte nella zona rossa.
A segnalarlo è il figlio di una anziana signora che prima del sisma viveva da sola in via San Carlo una traversa di via Roma.

«L’altro giorno», afferma l’uomo, «sono passato nell’abitazione dove viveva mia madre e ho trovato la sgradita sorpresa di verificare che l’abitazione era stata visitata dai ladri e, peggio ancora, per la seconda volta. Noi avevamo trasferito altrove tutte le cose di maggior valore e i ladri si sono accaniti per cercare qualcosa da portare vua. Non hanno trovato quasi nulla e hanno ulteriormente danneggiato l’interno. Si sono accaniti forse proprio perchè non c’era nulla di loro interesse».

Una vera umiliazione» per noi «anche perchè si tratta di una abitazione danneggiata ma non da demolire per cui dispiace che sia stata violata».
L’uomo segnala anche di avere notato che alcuni portoncini di abitazioni vicine alla sua sono stati scardinati segno evidente che i ladri sono stati anche lì. In tutto i ladri dovrebbero avere visitato quattro abitazioni.

E se è vero che molti furti che attualmente vengono scoperti sono stati, in realtà, commessi molti mesi prima ora è diverso. Nel senso che questo furto, secondo quanto riferito da chi lo ha subìto, è abbastanza recente. Ma la considerazione che fa rabbia, secondo il derubato, è che la zona nella quale sono avvenute queste incursioni dovrebbe essere ben custodita visto che i varchi nella zona rossa sono presidiati 24 ore al giorni da militari dell’Esercito.

Via Roma, anche per la sua estensione difficile da presidiare a fronte di decine di case ridotte a cumuli di macarie, è una delle zone dove soprattutto subito dopo il sisma ci sono stati dei furti. In qualche caso anche materiale di notevole valore Ma fa anche rabbia che due romeni che erano stati sorpresi dalla polizia a Pettino mentre stavano commettendo un furto rubando dei pezzi di motore di un furgone sono stati assolti dal giudice, forse per qualche cavillo giuridico. Al di là della sentenza è certo che la loro presenza tra le macerie di Pettino non era certo casuale.

E sempre da Pettino, nonostante le rassicurazioni della polizia di un maggior controllo, resta sempre in piedi l’ipotesi di una assemblea popolare per discutere del problema.
Ieri, inoltre, un paio di persone sono state notate nei pressi del quartiere Torretta e il loro atteggiamento sospetto ha indotto dei residenti ad avvicinarsi. I due, forse dopo avere capito che qualcuno aveva intuito le loro intenzioni, sono saliti sulla loro automobile e si sono allontanati in tutta fretta.

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