Avvocati, Tenaglia presidente-bis

Nuovi incarichi in consiglio: Vita consigliere segretario, tesoriere Ciammaichella
CHIETI. Pierluigi Tenaglia è stato confermato presidente dell’ordine degli avvocati di Chieti. «Sono molto contento di questa riconferma, anche se preceduta da campagna elettorale non molto corretta, a tratti “violenta”, dalla quale esco davvero stanco», dice comunque sorridente all’uscita del primo consiglio forense appena eletto e riunitosi ieri mattina proprio per conferire le cariche, «ma del resto, quando mi sono rimesso in gioco» aggiunge, «avrei dovuto aspettarmelo che sarebbe stata una battaglia senza esclusione di colpi».
La novità è che l’avvocato Cristiano Sicari è uscito dalla rosa delle cariche. Lo aveva annunciato alla vigilia del consiglio che in questo quinquennio 2015-2018 non era sua intenzione ricoprire alcun incarico.
Consigliere segretario uscente al posto di Sicari è stata eletta l’avvocatessa Elena Vita, la più votata e consigliere tesoriere del passato ordine, carica, questa, da ieri ricoperta da una new entry (in termini di ruoli all’interno del consiglio) Marco Ciammaichella. Nessuna carica è andata ai componenti della lista “l’Ordine come noi lo vogliamo” guidata da Francesco De Cesare che pure ha ottenuto bei risultati con l’avvocato Massimo Di Vito il più votato in ordine di preferenze.
Il clima oramai sembrerebbe essersi acquietato. Ma non del tutto.
Sul nuovo consiglio aleggia comunque la spada di Damocle di un prossibile ricorso. Annunciato dalla lista avversaria al Consiglio nazionale forense, in quanto, a loro dire, la lista guidata da Tenaglia non avrebbe rispettato nella candidature la parità di genere come il regolamento per le elezioni stabilisce.
Dal 24 febbraio sono scattati 10 giorni di tempo per inoltrare il ricorso e ne rimangono ancora tre per decidere.
«Stiamo valutando», dice l’avvocato Massimo Di Vito, «abbiamo ancora qualche giorno per decidere».
Comunque ora ci si dovrà mettere al lavoro per ridare vigore a una categoria professionale da anni in crisi soprattutto tra i giovani avvocati che a fatica tentano di guadagnarsi un po’ di spazio, in un’ambiente dove la concorrenza si fa sempre più agguerrita e con giovani professionisti che fanno fatica a guadagnarsi da vivere.
«Il nostro primo punto da realizzare», dice Tenaglia, «è aiutare i più deboli della categoria e siamo pronti a licenziare il progetto sulla rotazione degli incarichi professionali». Per riconsegnare equità tra gli avvocati. Tenaglia annuncia anche uno sportello per la cassa avvocati, al quale rivolgersi per regolare tutte le questioni contributive della categoria.(k.g.)
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