L’università di Camerino progetta lo sviluppo della città

TERAMO. Lo sviluppo della città sarà supportato dall'università. E' lo scopo che si prefigge la convenzione firmata ieri dal sindaco Maurizio Brucchi, affiancato dall'assessore all'urbanistica Mario...
TERAMO. Lo sviluppo della città sarà supportato dall'università. E' lo scopo che si prefigge la convenzione firmata ieri dal sindaco Maurizio Brucchi, affiancato dall'assessore all'urbanistica Mario Cozzi e da Giuseppe Losco, direttore della scuola di architerttura e design dell'ateneo di Camerino. L'università collaborerà con l'amministrazione sia nella nell'applicazione degli strumenti di pianificazione territoriale, sia nell'elaborazione di idee per interventi di recupero del patrimonio pubblico.
L'attivazione del protocollo secondo Brucchi «cade a fagiolo»: è contestuale all'apertura del tavolo istituzionale in cui il Comune si confronterà con altri enti sul recupero di spazi e strutture dismesse. «C'è tanto suolo già consumato e da recuperare, non ha senso occuparne altro», spiega il primo cittadino, «ma la realizzazione di interventi in queste zone serve una prospettiva urbanistica che coinvolge le opere pubbliche a tutti i livelli». Brucchi respinge l'accusa, mossa in diverse circostanze dall'opposizione, secondo cui l'amministrazione non ha una visione progettuale e organica dello sviluppo della città. «Abbiamo un'idea molto chiara», fa notare, «e la concretizzeremo anche grazie all'intesa con l'università di Camerino».
La scuola di architettura e design, dunque, fornirà il proprio sostegno scientifico all'affinamento di alcuni strumenti come i piani integrati che mettono in relazione il Comune e un privato nella realizzazione di progetti che interessano a entrambi. «I cittadini pongono questioni sempre più complesse e diverse», osserva Cozzi, «e spesso ci troviamo in difficoltà nella ricerca di un equilibrio tra l'interesse pubblico e quello di chi presenta un progetto». Con l'aiuto dell'università, dunque, l'amministrazione aggiornerà il regolamento che disciplina gli accordi con i privati per valutare la migliore contropartita tra soldi, opere per la collettività e cessione di aree da trasformare in spazi per la cittadinanza. La convenzione consentirà anche di sfruttare le conoscenze dell'ateneo per la rivisitazione del piano particolareggiato del centro storico che ospita molti dei contenitori dismessi da recuperare tramite il contributo degli enti territoriali. Dalla firma del protocollo, però, scaturirà anche una collaborazione più stretta su soluzioni progettuali per lo sviluppo urbanistico della città.
«Ospiteremo studenti universitari», fa sapere Cozzi, «che verranno a conoscere il territorio e lasceranno un patrimonio d'idee e progetti molto importante». A evidenziare che l'accordo «parte da lontano e non nasce all'improvviso» è Losco. Il direttore ricorda l'impegno dell'università di Camerino in altre esperienze di rapporto con il territorio, come nel caso della ricostruzione post-sisma all'Aquila. «L'obiettivo è mettere insieme tutti gli interessi e gli operatori economici e sociali, compresa l'università di Teramo», spiega, «per operare insieme su diversi livelli: dagli aspetti più generali agli approfondimenti su elementi particolari». (g.d.m.)
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