Campagna pubblicitaria per il centro a luci rosse

13 Marzo 2016

Sant’Egidio, l’indagine che ha portato al sequestro dell’attività gestita da cinesi partita da locandine e annunci su internet che promettevano «piacere intenso»

SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA. Una telefonata al numero pubblicizzato in locandina e i “massaggi” piccanti erano serviti. I carabinieri della stazione di Sant’Egidio alla Vibrata sono partiti dal numero telefonico 370..... per capire che dietro la vetrina del centro estetico abusivo, poi chiuso dal Comune, non si facevano peeling e scrub o comunque non solo quelli, ma anche sesso.

Inserendo la sequenza numerica su Google, il motore di ricerca porta a diversi siti di trasgressione corredati di foto a luci rosse. «Dolce ragazza orientale, amante del piacere più intenso e di momenti di puro relax. Lasciati avvolgere dalle sensazioni…» recita uno degli annunci pubblicati in siti specializzati in incontri. La chiusura del centro estetico di corso Adriatico a Sant’Egidio alla Vibrata è scattata quando i carabinieri della locale stazione e della compagnia di Alba Adriatica avevano accertato, in due sopralluoghi consecutivi, che si faceva altro rispetto ai servizi di cura della persona. Niente apparecchiature; oli massaggianti quelli, invece, c’erano.

Sarebbe stato sorpreso anche qualche cliente che si sottoponeva alle terapie rilassanti della massaggiatrice. Tutto era abusivo: dall’attività commerciale per cui al Comune non era stata presentata la Scia, al tipo di prestazioni. Per la questione di polizia amministrativa, il dirigente comunale dietro relazione dei carabinieri santegidiesi aveva disposto, giorni fa, l’immediata cessazione del centro estetico.

C’è poi l’inchiesta penale della procura della Repubblica di Teramo, in mano al pm, Irene Scordamaglia, dove si ipotizza il reato di favoreggiamento della prostituzione. L’ordinanza comunale di cessazione dell’attività (i locali sono in affitto) è stata notificata ad una cinese di 41 anni residente a Corropoli, titolare del centro estetico. I carabinieri della stazione di Sant’Egidio ffettuarono due controlli il 2 e 3 marzo scorso nel centro massaggi che aveva aperto i battenti lo scorso mese, con tanto di annunci attraverso la rete internet. Le irregolarità balzarono subito agli occhi delle forze dell’ordine che le approfondirono rimettendo tanto la richiesta di chiusura del centro estetico al Comune di Sant’Egidio alla Vibrata, quanto il rapporto alla procura della Repubblica per le rilevanze penali.

Alex De Palo

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