In trecento sul monte Velino omaggiano la Madonnina
MAGLIANO DE’ MARSI. Domenica la cima del monte Velino sarà teatro di un avvenimento che gli amanti della montagna ricorderanno per moltissimo tempo. Per la prima volta, infatti, tutte le...
MAGLIANO DE’ MARSI. Domenica la cima del monte Velino sarà teatro di un avvenimento che gli amanti della montagna ricorderanno per moltissimo tempo. Per la prima volta, infatti, tutte le associazioni della montagna della zona (Alpini-Ana, Gev e Cai) si sono trovate d’accordo e hanno deciso di unire gli sforzi per celebrare nel modo più degno la nuova messa a dimora della loro Madonnina. Si prevede la presenza di 300 fedeli. La statua in bronzo era stata collocata sulla vetta il 10 luglio del 1966, portata a spalla dai coraggiosi del tempo e lì era rimasta per ben mezzo secolo. Ma il trascorrere del tempo, gli agenti atmosferici e in qualche caso anche la malvagità degli uomini, hanno fatto sì che la scultura dovesse essere rimossa per il necessario restauro. Ridiscesa a valle nello scorso mese di settembre, è tornata al suo posto il 19 giugno scorso, dopo aver ricevuto anche la benedizione di papa Francesco, trasportata nuovamente a forza di braccia. Ma la cerimonia ufficiale è stata fissata per domenica prossima, e questa volta ci saranno tutti, ma proprio tutti, mettendo da parte quelle incomprensioni che nel recente passato hanno sollevato più di una polemica. E così gli alpini di tutta la Marsica (Ana), gli escursionisti di Magliano dei Marsi (Gev) e gli scalatori per antonomasia (Cai), hanno lavorato in simbiosi perché tutto si svolga nel migliore dei modi. Il programma di massima, per coloro che vorranno marciare in comitiva, prevede il raduno nel piazzale-parcheggio di Rosciolo (Santa Maria in Valle Porclaneta) alle 4.30 e da lì si muoverà lungo il sentiero numero 3. Una breve sosta ci sarà al rifugio di Sevice (ore 8 circa), dove i responsabili del Gev offriranno un bicchiere di the caldo a chi ne farà richiesta, poi si farà rotta verso la cima, dove per la prima volta, a celebrare la santa messa (ore 10), ci saranno ben due sacerdoti: don Bruno Zafimana e don Patrizio Ciccone, ed anche questo rappresenta un avvenimento, perché negli ultimi anni è stato sempre più difficile trovare un prete disposto a salire lassù per dire messa. A seguire, la classica colazione al sacco e la ridiscesa nuovamente verso il rifugio, dove sarà possibile mangiare un piatto di pasta cucinato ancora dai cuochi del Gev. A conclusione della giornata, un rinfresco verrà offerto a valle dagli alpini che metteranno a disposizione panini, frutta e bevande.
Plinio Olivotto
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